Ancona-Osimo

“Marche Ambientali”, il servizio civile fa rete sostenibile col supporto di Astea

Coinvolti Ente Grimani Buttari, Fondazione Opere Laiche lauretane, Fondazione Ferretti, Comune di Camerano, Il Talento Cooperativa Sociale, Capitani Coraggiosi, WWF: sedici i posti disponibili, domande entro il 26 settembre. Il dettaglio

Marche Ambientali, la presentazione nella sede Astea

OSIMO – Sedici posti per altrettanti giovani tra i 18 e i 29 anni. Una rete di realtà che coinvolge Gruppo Astea, Ente Grimani Buttari, Fondazione Opere Laiche lauretane, Fondazione Ferretti, Comune di Camerano, Il Talento Cooperativa Sociale, Capitani Coraggiosi, WWF. E la possibilità di declinare il servizio civile in Servizio Civile Ambientale, spendendosi tra agricoltura sociale, educazione ambientale e promozione di uno sviluppo sostenibile. È il Programma di Servizio Civile Ambientale “Marche Ambientali”, presentato questa mattina 5 settembre nella sede osimana di Astea.  «Un progetto di cui siamo partner come è naturale – spiega infatti l’a.d. Astea Fabio Marchetti – per una realtà che da anni, sui temi dell’ambiente, lavora con attenzione e impegno. E risultati: il Comune di Osimo è primo per raccolta differenziata nelle Marche tra quelli sopra i 30mila abitanti, le nostre 17 casette dell’acqua sul territorio nel 2023 hanno erogato 6 milioni di litri e risparmiato l’utilizzo di 4 milioni e mezzo di bottiglie di plastica e di tonnellate di CO2. L’impianto di Ostra, che dall’umido trae biometano è il primo nelle Marche e un fiore all’occhiello. E un anno fa il Financial Times ha posizionato Astea al 58esimo posto in Europa, e al secondo in Italia, tra le aziende che hanno attenzione per l’ambiente».

Marche Ambientali, la presentazione nella sede Astea

C’è tempo fino al 26 settembre (tutte le info e i riferimenti su www.serviziocivile.org) per presentare domanda per svolgere i dodici mesi di servizio civile nel progetto. «Una opportunità – spiega Roberto Pretini dell’Ente Grimani Buttati, capofila di “Marche Ambientali” – che consente ai giovani di acquisire preziose competenze, certificate, da spendere sul mercato del lavoro. Dodici mesi, 25 ore a settimana, parte delle quali dedicate alla formazione generica e specifica. E, elemento in più, l’ingresso per chi ha svolto servizio civile in una riserva del 15% dei posti nei concorsi pubblici».

Presso Astea, i giovani partecipanti collaboreranno col personale per la progettazione del rapporto di sostenibilità, creando diagrammi, tabelle e report, suggerendo soluzioni. E parteciperanno in qualità di relatori alla presentazione, riferendo anche della loro esperienza. Saranno al fianco del personale anche al Comune di Camerano. «Comune riciclone da tanti anni – evidenzia l’assessore Giacomo Marincioni – ma si può e deve sempre migliorare. I volontari aiuteranno e affiancheranno l’ente nella promozione di buone pratiche e sensibilizzazione della popolazione».

Spiega il direttore generale della Fondazione Opere Laiche laureatane Massimiliano Russo: «Scoperta e passaggio importante, questa del servizio civile. Qui si toccano con mano i risultati del fare rete. La Fondazione conta su una azienda agricola di 1.200 ettari che tocca i territori di 15 Comuni, in particolare si è puntato sulla riqualificazione ambientale dell’area di Scossicci, dove è già iniziate e proseguirà una ambiziosa opera di ripiantumazione, per tornare a far vivere la zona ai cittadini».

Eugenio Paoloni, presidente della Fondazione Ferretti, è accompagnato da Lisa Valente, del Cea (Centro educazione ambientale) “Selva di Castelfidardo” presso cui verrà svolto il servizio. «Significativo – dice Paoloni – che questa collaborazione che va oltre i campanilismi riunisca tutte realtà del territorio della battaglia di Castelfidardo, i luoghi dell’Unità d’Italia. La Fondazione, nata nel 1999 a seguito di un’opera avviata da Italia Nostra dal 1978, sorse sulla spinta di un’esigenza avvertita dai giovani e dalla popolazione di allora: salvare la Selva di Castelfidardo. L’ultimo bosco preistorico d’Europa, dove oggi su 35 ettari si trovano 72 specie di muschi, 34 di licheni, 110 di funghi, 450 tipi di fiori. Un patrimonio biologico e botanico straordinario, che accoglie scuole, turisti, centri estivi e quella che è stata la prima area verde d’Italia». Gabriele Astolfi, presidente della coop “Il talento” di Morrovalle, sottolinea l’importanza dello «“sporcarsi le mani” dei ragazzi, in realtà come la nostra da dodici anni impegnata nell’agricoltura sociale, col lavoro di giovani con disabilità o in situazioni di disagio, e nel biologico». Gianni Teodori, Wwf, evidenzia i «vantaggi dello stare insieme in maniera virtuosa e di avvalersi del servizio civile per realtà come i 45 Cea presenti nelle Marche».

© riproduzione riservata