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Coronavirus: nelle Marche è boom di cassa integrazione, Naspi e bonus autonomi

Con la chiusura delle attività produttive, in seguito all'epidemia di contagi, Regione e patronati sono sommersi di richieste di sussidi al reddito. In crescita i disoccupati

ANCONA – Sono 3.648 le richieste di cassa integrazione in deroga presentate in un solo giorno nelle Marche per 5.788 lavoratori, 1.371.496 di ore complessive e un impegno economico di oltre 11 milioni di euro. Un boom di richieste che rende subito la dimensione del quadro critico scaturito dal blocco delle attività produttive non essenziali in seguito all’emergenza sanitaria legata al Coronavirus. Delle domande presentate la Regione fa sapere che 2.003 sono già state protocollate per 4.818 lavoratori, mentre le altre sono in corso di compilazione.

L’assessore Loretta Bravi

«I servizi della Regione Marche stanno lavorando a pieno ritmo – spiega  l’assessore regionale al Lavoro Loretta Bravi – per accorciare quanto più possibile i tempi burocratici e consentire ai lavoratori marchigiani non coperti dalle tutele ordinarie e alle loro famiglie di ricevere il sostegno economico necessario per affrontare questo drammatico momento che ha imposto lo stop di molte attività e piccole imprese». Il rischio, spiega l’assessore, è che «se il flusso delle domande continuerà a questo ritmo entro la settimana avremo esaurito i 33 milioni assegnati alle Marche attraverso il riparto statale».

L’assessore Bravi ha annunciato che si impegnerà «fin da subito per sollecitare il Ministro del Lavoro Catalfo a liberare, tramite un nuovo decreto, una seconda tranche di risorse destinate dalla cassa integrazione in deroga e ad autorizzare lo sblocco più volte richiesto dei 27,2 milioni di fondi residui degli ammortizzatori sociali in deroga frutto della gestione virtuosa degli anni pregressi da parte della Regione Marche».

Paolo Appolloni, coordinatore Inas Cisl Marche

Ma è boom anche di bonus per autonomi e liberi professionisti e di Naspi, l’indennità mensile di disoccupazione. Al patronati Inas Cisl nelle ultime due settimane sono arrivate complessivamente 1600 richieste tra le varie misure previste nel “pacchetto Covid”. «Gran parte sono congedi parentali» spiega Paolo Appolloni, coordinatore Inas Marche, congedi previsti per i genitori che devono assistere i figli rimasti a casa dopo la chiusura delle scuole. Sono invece più di 600 le domande di bonus arrivate in soli due giorni: lo Stato ha messo ha disposizione un bonus da 600 euro per autonomi, liberi professionisti e lavoratori dello spettacolo. Dopo il boom di richieste online che nella giornata di ieri ha mandato in tilt il sito dell’Inps, oggi la situazione «seppur con molte difficoltà ha ripreso la normalità – spiega Apolloni -, grazie anche al canale privilegiato per patronati e professionisti attivo dalle 8 alle 16».

Oltre ai lavoratori autonomi e ai professionisti le cui attività sono rimaste chiuse, avanza anche un’altra ondata di disoccupati, quella dei precari. «In questo momento c’è una richiesta importante di Naspi – prosegue Appolloni -, molte aziende non stanno rinnovando i contratti in scadenza perché stanno riducendo l’attività». In soli due giorni sono un centinaio le richieste di Naspi arrivate al patronato, con un incremento grosso modo del 50% rispetto al periodo precedente. «Siamo a disposizione di tutti i lavoratori ai quali forniamo assistenza gratuita», precisa il coordinatore dell’Inas Cisl Marche nel sottolineare che il servizio viene erogato attraverso un numero verde ed una mail. «Cerchiamo di stare vicini alle persone per rendere più agevole il contatto con noi» conclude.

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