Pesaro

Affidamenti diretti, Centrodestra Pesaro: «Ricci smetta di nascondersi, Biancani si smarca. Gli atti dicono altro»

I consiglieri incalzano sul caso Opera Maestra e Stella Polare. «Come erano gestite le sponsorizzazioni? Chiarezza»

PESARO – Trasparenza e affidamenti diretti, il Centrodestra chiama in causa l’ex sindaco Ricci.

«Siamo davanti ad uno scandalo amministrativo senza precedenti della città: 600.000 elargiti a due associazioni culturali no profit, con statuti identici, gestite dallo stesso presidente, non iscitte al RUNTS con modalità amministrative tutt’altro che limpide».

I consiglieri comunali Andreolli (Lega), Malandrino, Boresta, Canciani, Corsini, Redaelli (Fratelli d’Italia), Lanzi, Dallasta, Marchionni (Pesaro Svolta), Bartolomei (Pesarò) e Marinucci (Forza Italia) insistono sul tormentone che impazza da settimane. Con botte e risposte continue.

«A contribuire ad alimentare l’opacità dell’intera vicenda sono da un lato i silenzi dell’ex sindaco Ricci che si è limitato a scaricare tutte le colpe ai dirigenti, a sostenere che non sa nulla e che non conosce e dall’altro le parole del sindaco Biancani che ha detto “ho bloccato un meccanismo” e “pronto a costituirmi parte civile”, senza mai dire cosa abbia interrotto e contro chi voglia costituirsi anche perché ha confermato in blocco la giunta fotocopia di Ricci che condividendone così anche gli affidamenti».

«Ricci scenda dal piedistallo – continuano i consiglieri – interrompa il silenzio di queste settimane e la smetta di scaricare le responsabilità solo sui dirigenti che fino a ieri elogiava. Al posto che scappare e nascondersi dietro agli appuntamenti istituzionali, risponda alle nostre domande volte a fare chiarezza su affidamenti e sponsorizzazioni che hanno portato a far incassare ad Opera Maestra ben più di quanto pattuito grazie all’utilizzo di fondi privati reperiti dal Comune stesso. Le nostre domande sono motivate da alcune considerazioni nate dal lungo approfondimento di queste settimane, a cominciare dal fatto che il rapporto tra Opera Maestra ed il comune non è determinato solo dai dirigenti. Nel caso dell’affidamento diretto del “cascone” si fa riferimento al progetto di Opera maestra (come dimostra l’allegato alla delibera). Quindi quando Ricci dice che non conosce Opera Maestra o dice il falso o non legge quello che propone o che vota in giunta. A questo va aggiunto che i dirigenti uditi in commissione, in particolare il dirigente Eros Giraldi, hanno palesemente detto che loro non gestiscono le sponsorizzazioni e che queste non sono mai state contemplate nell’atto di affidamento e che di conseguenza loro non conoscono nulla. Inoltre perchè non mettere nel contratto di affidamento lo scomputo delle sponsorizzazioni e tenere all’oscuro il dirigente delle stesse permettendo all’associazione di guadagnare due volte, con i soldi pubblici e con i soldi privati?».

L’opposizione incalza: «Il neo sindaco che, invece di smarcarsi dall’ “affidopoli” di Ricci e della sua giunta, riconferma il precedente schema senza garantire trasparenza e chiedere chiarimenti sulle scelte degli assessori che ha voluto così fortemente riconfermare.

Da lui nessun fatto: ha solo dato l’input di bocciare la commissione di inchiesta consiliare, non ha mai parlato con il suo predecessore di cosa sia avvenuto (almeno così dice), non ha preso alcun provvedimento nei confronti di nessuno, preferendo rimanere a braccia conserte con la speranza che al posto suo decidano gli organi giudiziari, e ci ha chiesto di lasciare andare (lascia gì) con l’accesso agli atti (previsto dalla legge). Noi continueremo con il lavoro in commissione, e procederemo, nel momento in cui avremo il quadro completo di tutti gli atti, anche a segnalare agli organi opportuni tutte le anomalie oggettive che abbiamo fino ad ora riscontrato e davanti alle quali non si possono chiudere gli occhi. Non possiamo rimanere in silenzio considerando che l’attuale volontà  della maggioranza è quella di azzerare il dibattito tanto che verrà convocato il prossimo consiglio comunale solo alla fine del mese».

I consiglieri hanno stampato anche un manifesto dedicato all’ex sindaco Ricci con una serie di domande.

«Chi ha autorizzato l’associazione Opera Maestra a richiedere ai privati i soldi promessi al Comune come sponsorizzazione? A quanto ammonta la cifra che ha  fatturato Opera Maestra grazie alle sponsorizzazioni ottenute con gli accordi tra privati e comune? Chi trattava e concordava con i privati l’entità delle sponsorizzazioni? Direttamente il sindaco Ricci? Oppure Massimiliano Santini e Franco Arceci? A che titolo lo facevano? Chi sono i dirigenti dei settori che “perfezionavano l’incasso della somma”, come ha dichiarato Franco Arceci? Di chi è stata la volontà di non mettere lo scomputo delle sponsorizzazioni ottenute grazie al Comune negli affidamenti?  E perchè i dirigenti del Comune non erano a conoscenza di sponsorizzazioni su affidamenti dai medesimi gestiti e verificati in ordine alla congruità del prezzo?».

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