Pesaro

Femminicidio di Colli al Metauro, Pd Pesaro: «Una mattanza senza fine, siamo al fianco delle donne e bambini»

I Dem locali: «Le istituzioni devono fare di più e meglio, serve una cultura di protezione di vicinato. Crimine terribile»

PESARO – Femminicidio di Saltara, la Federazione Provinciale del Partito Democratico, il Circolo PD di Colli al Metauro, le Donne Democratiche e i Giovani Democratici di Pesaro e Urbino si stringono attorno al dolore della famiglia di Ana Cristina Duarte.

«Un orrore senza parole che si compie nuovamente nella nostra provincia lasciando orfani di madre tre bambini vittime innocenti di questo terribile crimine. Come PD siamo a fianco di tutte le donne che ogni giorno subiscono violenza fisica, psicologica ed economica, dei loro figli e figlie  e diciamo basta! Basta con la violenza e, come dimostrano purtroppo i fatti, con l’isolamento e la solitudine delle donne  vittime ancora di una cultura patriarcale. Il problema lo conosciamo e non può essere negato: ancora oggi i nostri figli cresciuti con l’idea che in fondo un uomo vale più di una donna, che i maschi possono fare quello che vogliono mentre le femmine hanno una marea di limiti. Tutto questo è un pregiudizio che non può  essere normalizzato perché rappresenta una discriminazione basata sul genere che di naturale non ha proprio nulla».

Le segretaria provinciale Rosetta Fulvi, la portavoce Donne Dem Mariangela Albertini, la segretaria del circolo Pd Colli al Metauro Alessandra Kadem e la segretaria Gd Nicola Gresta non si rassegnano.

«Le istituzioni devono fare di più e meglio, inserire a fianco degli strumenti legislativi, dei centri antiviolenza e di supporto all’ascolto in rete nuovi progetti di prevenzione, creando anche una “cultura di protezione” di vicinato. Non bastano le tante panchine rosse istallate sui nostri territori a monito degli innumerevoli posti vuoti lasciati dalle donne vittime della violenza di genere e le campagne di sensibilizzazione: servono anche azioni concrete affinché le mura di casa non diventino una prigione o in molti casi una tomba. E’ necessario potenziare nella nostra provincia le risorse per il centro antiviolenza “Parla con Noi” e per tutte le realtà che  collaborano e offrono servizi per le donne vittime di violenza come, per citarne solo alcune, Percorso Donna, la Casa Emergenza Ipazia che accoglie le donne e i loro figli in pericolo di vita, i servizi offerti nel territorio come “Voci” rivolto ai minori che hanno assistito alle violenze nelle mura domestiche e la casa d’accoglienza per donne vittime di violenza e/o costrette alla prostituzione  dell’Associazione Cante di Montevecchio».

Per il Pd: «Quella del femminicidio è un’emergenza senza fine diventata purtroppo un fenomeno sociale e, nei numeri, una mattanza delle donne vera e propria. Serve un impegno culturale, politico e sociale unitario realmente efficace, serve un piano coordinato degli enti pubblici coinvolti a partire dalle amministrazioni, agli operatori, alle forze dell’ordine fino all’autorità giudiziale per la tutela delle donne vittime di maltrattamenti. Contemporaneamente è fondamentale agire nelle scuole per la lotta alla violenza di genere con un programma di educazione all’affettività rivolto ai giovani in modo che crescano consapevoli, capaci di gestire i sentimenti e le conflittualità, nonché il rapporto con l’altro genere. Ma c’è qualcosa che possiamo e dobbiamo fare ogni giorno come cittadini e cittadine, come associazioni e forze politiche: ribellarci alla violenza e ai violenti, trasformare lo sconcerto e l’incredulità in attenzione, l’indifferenza in solidarietà».  

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