JESI- È l’argomento su cui cittadini, forze politiche ed esercenti dibattono in questi giorni: la movida fuori controllo che trasforma ogni weekend in una guerra in nome del divertimento, ma con conseguenze pesanti per chi vive in centro storico a causa degli eccessi e dei comportamenti scorretti degli avventori dei locali. Sono stati gli stessi esercenti, che nel pieno diritto di lavorare, hanno chiesto aiuto alle forze dell’ordine e al Comune per arginare la situazione con controlli più mirati. Proprio per dare un’efficace risposta alle tante polemiche innescate ogni weekend dalla movida, i carabinieri della Compagnia di Jesi – su input del Comando Provinciale di Ancona – lo scorso fine settimana hanno disposto un servizio di controllo straordinario con l’impiego di 16 militari e otto pattuglie. Il bilancio è di 2 persone denunciate e altre 15 contravvenzionate.
Obiettivo principale del servizio, che ha visto impegnati anche militari a piedi per i vicoli del centro storico, quello di verificare il rispetto della normativa anti-Covid e poi prevenire l’abuso di sostanze alcooliche e l’uso di sostanze stupefacenti, nonché impedire atti di deturpamento urbano nel centro e sulle principali arterie di accesso alla città, fenomeni questi ultimi che hanno destato numerose lamentele da parte dei residenti. Massima attenzione dunque è stata posta alle vie del centro storico di Jesi, dove si è registrata una notevole concentrazione di giovani con pericolosi assembramenti. Sono state controllate in tutto 100 persone e alcuni esercizi pubblici, questi ultimi risultati essere tutti in regola. Molti dei presenti indossavano la mascherina, altri l’hanno indossata alla vista dei militari. Al termine del servizio, durato fino a tarda notte, sono state contestate 13 violazioni ad altrettanti giovani under 30 per mancato uso di mascherina in spazi aperti particolarmente affollati (per un importo totale che supera le 5.000 euro). Altri 2 giovani sono stati contravvenzionati per manifesta ubriachezza.
Nell’ambito degli stessi controlli del weekend si è posta inoltre attenzione alla circolazione stradale sulle principali direttrici della Vallesina, con massima allerta per quei comportamenti scorretti alla guida che violano il Codice della strada e costituiscono pericolo. All’esito dei controlli, due persone sono state denunciate per guida in stato di ebbrezza. In un caso, l’automobilista sottoposto ad alcoltest è risultato essersi messo al volante con un tasso alcolemico addirittura 3 volte superiore al limite: oltre alla denuncia, è scattato il contestuale ritiro della patente di guida con il sequestro per la successiva confisca dell’autovettura. Una prima risposta, quella del controllo dei militari dell’Arma, alla richiesta di aiuto di residenti del centro e di esercenti dei locali, che ha rappresentato un segnale importante anche per chi vive il centro storico e viene per divertirsi, nonché un forte deterrente a comportamenti al limite del lecito. I controlli continueranno anche nei prossimi giorni.
«Dalle problematiche riscontrate sabato sera in centro se ne esce tutti
insieme: pubblici esercizi, forze dell’ordine, Comune ma anche cittadini. E
presto sarà organizzato un incontro per studiare possibili soluzioni».
Ad affermarlo è il sindaco Massimo Bacci, che aggiunge: «Intanto un plauso alle forze dell’ordine che hanno compreso le nostre aspettative e hanno garantito una presenza importante nel centro storico durante l’ultimo fine settimana. Un grazie al personale di JesiServizi impegnato nelle operazioni di pulizia dopo la nottata di sabato: sono andato personalmente a fare un giro in centro domenica mattina e non ho trovato situazioni di criticità. Se del caso, e lo valuteremo insieme a JesiServizi, aumenteremo anche il numero delle squadre per tale operazione. Vanno trovati anche spazi pubblici per aumentare la dotazione dei servizi igienici, fermo restando il limite tra legittime esigenze e la maleducazione. Apprezzo la disponibilità dei titolari degli esercizi pubblici che hanno preso atto che sono loro stessi gli attori principali della vivacità del centro storico e in tale veste sono certo che si adopereranno per una sempre maggiore assunzione di responsabilità per vivere la movida senza assembramenti né eccessi. Anche perché si è capito che è cambiata l’anagrafica di coloro che vivono il centro fino a tardissima notte: sono per lo più giovanissimi che cercano una alternativa alle discoteche che sono state chiuse. Verso di loro occorre progettare iniziative di educazione civica. Triste registrare polemiche di talune forze politiche che provano a strumentalizzare un problema sociale scaricando sul Comune colpe che vanno ricercate altrove. Ma onestamente questo è l’ultimo aspetto che ci interessa».