Pesaro

Pesaro, debito da 193mila euro: rate da 300 euro con la legge salva suicidi. La storia di un ex imprenditore

L'uomo si è rivolto a Legge3 per poter riqualificare quanto dovuto all'erario. Bertollo: «Potrà ricominciare a vivere»

PESARO – Quasi 200 mila euro di debiti, grazie alla legge salva suicidi un imprenditore ha rateizzato il passivo. Ora pagherà 300 euro al mese per tre anni.

Alla crisi della sua attività si sono sommati alcuni errori commessi dal suo commercialista, che lo hanno portato ad accumulare un debito di oltre 193 mila euro.
L’origine del debito dell’uomo, un ex imprenditore campano, trasferitosi in provincia di Pesaro Urbino, è da attribuirsi alla crisi che colpì la sua attività nel 2014. In quegli anni si vide costretto a scegliere tra corrispondere lo stipendio ai propri dipendenti e pagare imposte e tasse, e scelse di onorare i propri impegni con i suoi dipendenti.
Inoltre il commercialista avrebbe omesso alcuni versamenti, che andarono a sommarsi ai debiti già contratti.
Proprio a causa di queste omissioni l’uomo, al momento del deposito dell’istanza all’Occ, l’Organismo di composizione delle crisi da sovraindebitamento, non era a conoscenza del totale del debito e della situazione debitoria verso alcuni enti. Una scoperta che rendeva la sua situazione economica ancora più grave e complessa.
Legge3.it, l’organizzazione fondata da Gianmario Bertollo che da anni aiuta persone in situazione di sovraindebitamento, ha avviato le procedure ai sensi della Legge Salvasuicidi.

Il Tribunale di Pesaro ha stralciato quasi la totalità del debito, a fronte di un piano di rientro triennale sostenibile, secondo il quale l’ex imprenditore verserà 300 euro al mese.
«La situazione di quest’uomo, un onesto imprenditore che ha voluto mettere i suoi dipendenti al di sopra di ogni cosa, era stata aggravata dalla negligenza di una persona di fiducia, il consulente al quale si era affidato per la gestione della sua contabilità. – Commenta Gianmario Bertollo, fondatore di Legge3.it – Siamo molto soddisfatti di come si sia conclusa questa vicenda, e del fatto che ora il nostro assistito possa ricominciare da capo una nuova vita con la sua famiglia, senza più il peso di un debito insostenibile ed impossibile da ripagare sulle spalle».

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