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Coni Marche, è stato un super 2023 grazie ai campioni e al lavoro sul territorio

Sono già numerosi gli atleti marchigiani qualificati per le prossime Olimpiadi di Parigi. Il bilancio tracciato dal presidente Fabio Luna

La conferenza con Fabio Luna, Andrea Carloni e i vicepresidenti Porcarelli e Torresi

ANCONA – Dai successi di Gianmarco Tamberi, di Tommaso Marini e di Sofia Raffaeli al resto dell’Olimpo delle Marche sportive: il 2023 resta un anno da ricordare ma il 2024 è quello olimpico, con tutte le implicazioni del caso. E con una regione, le Marche, che vuole battere il primato di presenze alle prossime Olimpiadi, quel numero 15 rappresentato dagli atleti marchigiani presenti ad Atene 2004. Un anno di successi ma anche di lavoro, quello presentato stamattina dal Coni Marche con a capo il suo presidente Fabio Luna, dodici mesi dedicati allo sport di vertice quanto a quello di base, il serbatoio con cui costruire campioni e una popolazione – dati 2020 – tra le più attive d’Italia.

«Un anno, il 2023, che è stato sicuramente impegnativo, sotto vari punti di vista – ha spiegato il presidente del Coni Marche, Fabio Luna –, tanti impegni che abbiamo potuto affrontare grazie al lavoro di gruppo, a un gioco di squadra costruito nell’arco degli anni, grazie a giunta, delegati, consiglio direttivo e dipendenti. Un anno sicuramente difficile per quanto riguarda la gestione di tutto quello che riguarda il mondo dello sport, soprattutto la base che ha dovuto continuare a superare criticità nate con la pandemia e, per la nostra regione, anche con il terremoto che ha colpito soprattutto l’entroterra marchigiano, poi il caro bollette, e ancora nella nostra regione l’alluvione, e nel 2023, la nuova legge sul lavoro sportivo. Tutte cose che stanno mettendo a dura prova la nostra base. Un anno eccezionale sotto il profilo dei risultati sportivi, che ha fatto seguito ad altri anni che ci avevano regalato tante soddisfazioni e che poi è l’aspetto che mette di più le Marche e i suoi atleti sotto i riflettori. E’ stato un 2023 davvero eccezionale per i risultati ottenuti, e cito per tutti i traguardi conquistati da Gianmarco Tamberi, Tommaso Marini e Sofia Raffaeli, penso ricordando loro di non fare torti a nessuno. Più di dieci i titoli mondiali conquistati dalle Marche e tanti atleti che sono già qualificati per le prossime Olimpiadi di Parigi».

Successi sportivi e campioni mondiali, ma non solo, perché le iniziative portate avanti dal Coni regionale sono state numerose: «La prima cosa che siamo chiamati a fare e che facciamo abbastanza bene è l’attuazione dei progetti nazionali – ha proseguito Luna –, come i Centri Coni, gli Educamp Coni e il Trofeo Coni. Su questi progetti la nostra regione si sta distinguendo in modo molto positivo. Nel 2023 abbiamo concluso il progetto Marche In Movimento con la scuola primaria, progetto che prevedeva nelle classi prime, seconde e terze del territorio, grazie a un finanziamento dell’Asur Marche, educazione fisica per un’ora alla settimana con un tutor laureato in scienze motorie e scuola in movimento, due ore di attività motoria settimanale durante l’orario curriculare. Lo abbiamo fatto sempre in modo costante, coinvolgendo circa 45mila ragazzini».

Luna ha poi ricordato anche la presenza del Coni Marche alla Borsa Italiana del Turismo: «Lo sappiamo tutti che le Marche ci stanno regalando tanti successi agonistici ma sono sempre più anche una regione che ospita grandi eventi sportivi, manifestazioni importanti anche per la ricaduta economica dal punto di vista turistico. Ecco perché la Regione Marche ci riserva uno spazio alla Bit: siamo l’unico Coni che ha uno spazio all’interno della Bit e lì presentiamo ogni anno tutte le manifestazioni che hanno una ricaduta turistica ed economica sul nostro territorio». infine un accenno anche ai primati del territorio, visto che le Marche sono la quarta regione italiana per numero di tesserati in rapporto agli abitanti (+47% sulla media nazionale, dietro solo a Valle d’Aosta, Friuli e Trentino Alto Adige), e terza per numero di società affiliate in rapporto agli abitanti (+60% sulla media nazionale, dietro a Valle d’Aosta e Trentino Alto Adige, fonte Coni 2020).

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