Ancona-Osimo

«Hiv, Hcv e Sifilide: un camper per prevenire le infezioni». L’appello di Ancona Checkpoint

Al via la raccolta fondi per l'acquisto di un mezzo che potrà girare tutte le Marche. L'obiettivo è dare una svolta alla lotta contro l'epidemia. Saracini: «L'Hiv è ancora presente, anche (e soprattutto) tra eterosessuali. La Regione faccia la sua parte»

ANCONA – «Hiv, Hcv e Sifilide: un camper per fermare i contagi». Al via la raccolta fondi per l’acquisto del mezzo che girerà tutte le Marche raggiungendo anche i territori meno serviti dell’entroterra della regione. Perché «ogni mercoledì, all’Ancona Checkpoint, arrivano utenti persino da Ascoli e Macerata».

Si chiama «Sulla strada della prevenzione» la campagna lanciata dall’Ancona Checkpoint per dare una svolta alle diagnosi precoci delle Ist, le infezioni sessualmente trasmissibili. A perorare la causa, anche l’ex schermitrice jesina Elisa Di Francisca, che ha pubblicato poche ore fa un videoappello sui social. «In due anni – spiega il direttore generale delle Opere Caritative Francescane, Luca Saracini – abbiamo reso possibile il testing gratuito per più di 1.500 persone, un traguardo significativo verso il nostro impegno per la salute pubblica».

Luca Saracini, direttore generale Opere Caritative Francescane

«Nei giorni scorsi – prosegue – abbiamo lanciato la campagna ˊSulla Strada della Prevenzioneˊ con l’obiettivo di acquistare un camper, essenziale per estendere ulteriormente il nostro raggio d’azione. Questo mezzo ci permetterà di garantire servizi accessibili, rispettosi della privacy e del comfort per tutti i residenti delle Marche. Ogni donazione sarà un passo avanti verso la realizzazione di questo progetto vitale».

«Arrivare ad una diagnosi tardiva di Hiv in Italia, nel 2024, è un dato nazionale grave. Bisogna agire subito. Prima lo si scopre e prima si iniziano le terapie. Uno degli strumenti più efficaci è proprio il test. Questo sia per l’Hiv, virus dell’Aids, sia per l’Hcv e per la Sifilide, infezione molto antica per la quale si è visto un aumento». Il metodo di trasmissione più comune? «I rapporti sessuali non protetti».

«Ma non ci sono categorie a rischio – precisa Saracini – bensì comportamenti a rischio, anche (e soprattutto) tra eterosessuali. Negli anni ’80 – riflette – si tendeva ad identificare il malato di Aids come il tossicodipendente o l’omosessuale. Però, oggi non è più così, ci si contagia anche tra etero».

L’obiettivo è arrivare a 26mila euro per l’acquisto del camper. «Vogliamo girare le Marche e non solo la provincia di Ancona, attualmente unico presidio mobile aperto da alcune associazioni, di cui è partner pure il Comune dorico. Un camper che girerà per fare test gratuiti e anonimi. Con la speranza che la sanità e la Regione Marche – conclude Saracini – ci possano dare una mano. Noi, per ora, siamo sempre andati avanti con contributi di aziende e privati». Il mezzo girerà nelle università marchigiane, ma anche nelle piazze e alle varie manifestazioni. Sarà possibile donare fino ad inizio giugno.

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