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Ancona, sosta selvaggia sugli stalli dedicati ai «taxi». Tassisti infuriati in piazza della Repubblica

In pochi rispettano la segnaletica apposta dal Comune per consentire lo svolgimento del cantiere davanti il Teatro delle Muse: «Dove sono i vigili?»

I posti dei taxi occupati da chiunque

ANCONA – Restyling di piazza della Repubblica, i tassisti sbottano: «I nostri stalli sono occupati da chi non ne ha titolo. Così non si può lavorare, dove sono i vigili?». Ma l’assessore comunale a manutenzioni e lavori pubblici, Stefano Tombolini, non ci sta: «È una fase transitoria, non possiamo mettere la guardia armata nell’area di cantiere. Ma è giusto sanzionare chi non rispetta le regole».

Tombolini, stamattina (27 agosto), fa sapere di aver fatto ben due sopralluoghi al cantiere davanti il Teatro delle Muse. Piazza della Repubblica, infatti, vivrà di nuova vita. L’idea del Sindaco dorico, Daniele Silvetti, sta lentamente prendendo forma. Via il casottino dei taxi e rivoluzione viabilità. Ne avevamo già scritto qualche settimana fa, quando sia il primo cittadino sia l’assessore Tombolini avevano fatto un blitz a sorpresa in fondo a Corso Garibaldi, aiutando persino gli operai nel prendere le misure (clicca qui).

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Intanto, però, i tassisti lamentano che i loro spazi, davanti al palazzone della Rai, per intenderci, siano indebitamente occupati da «auto che si piazzano qui senza osservare né i cartelli né i segnali stradali». Il Comune, d’altronde, i cartelli li ha messi. Ma gli automobilisti poco disciplinati ci sono eccome.

«Guardi qua – dicono Stefano e Simone, due tassisti anconetani – Il mio taxi ho dovuto metterlo laggiù, in fondo. E invece dovrebbe stare qui davanti, dove c’è questa utilitaria che non sappiamo di chi sia». All’angolo con via della Loggia, ci parcheggiano persino i turisti: all’ora di pranzo, c’era una lussuosa Mercedes con targa svizzera. «Sono pochi i controlli dei vigili, ci vorrebbe un passaggio più frequente, con tanto di sanzioni per chi non rispetta le regole. E poi – rincarano la dose – noi siamo sei e d’ora in poi i posti gialli, per noi, saranno cinque. Non va mica bene».

L’assessore, dal canto suo, smorza i toni e invita al dialogo: «A dire il vero, non ho visto una situazione così disastrosa. Quando sono passato, c’erano un camioncino della nettezza urbana e due taxi. Si tratta di un allarme e di una polemica che è destinata a rientrare quando metteremo a regime la piazza. Stiamo già pensando ad una guardiania della polizia locale per i primi tempi in cui la piazza tornerà a funzionare».

«I tassisti chiedono stalli dedicati, con la segnaletica orizzontale ben visibile di modo che possiamo a ragione pretendere che non vengano posteggiate auto, veicoli e motorini sui nostri spazi». E su questo, dal Comune, arriva una chiara rassicurazione: «Rifaremo la segnaletica a terra, come promesso. Ma prima dobbiamo ancora provvedere al lavaggio della piazza, alla realizzazione della pavimentazione, ai paletti dissuasori. Non possiamo sin da ora lamentarci del nulla». Tombolini, in soldoni, fa capire che servono tempo e pazienza. Almeno per i primi tempi.  

Poi, verso novembre, «alla fine del periodo transitorio, coinvolgeremo i vari operatori e residenti della zona, tassisti compresi, per fare una riunione al fine di comprendere meglio cosa non va e cosa migliorare. Stiamo davvero facendo il possibile».

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