ANCONA – Totò Schillaci, il commovente addio del campione anconetano Andrea Belfiore. Il 37enne di Brecce Bianche, influencer, cuoco e batterista che ha vinto Pechino Express 2023 insieme a Joe Bastianich, conosceva bene il calciatore 59enne morto ieri (18 settembre), a causa di un tumore.
Belfiore, nelle scorse ore, ha pubblicato sui social alcune foto che lo ritraggono insieme all’attaccante azzurro: lui e Totò. Toccanti le didascalie scritte dallo chef, che del giocatore di Juve e Inter parla ancora al presente: «Ciao Campione, ti abbraccio forte. Abbiamo fatto una esperienza unica insieme e ti ricorderò speciale come sei per tutta la vita».
I due avevano infatti condiviso la stessa esperienza televisiva nel reality ˊPechino Expressˊ: da una parte il team de ˊGli Italoamericaniˊ di Belfiore e Bastianich, dall’altra, fra le tante, anche la squadra di Totò e della moglie, Barbara, ribattezzata ˊI Siculiˊ.
Belfiore, le va di ricordare Totò?
«Parlarne, per me, in questo momento, non è affatto facile, ma spero che condividere con voi qualche parola aiuti nel ricordarlo ancor di più come un grande campione dentro e fuori dal campo. Vede, di recente ho perso il mio migliore amico, compagno di tutte le mie avventure italiane e americane, Riccardo Messi. Riccardo e Totò avevano molte cose in comune: la loro contagiosa voglia di vivere e il farsi voler bene dalla prima pacca sulla spalla».
Come e quando ha conosciuto il capocannoniere delle nostre ˊNotti magicheˊ del ’90?
«L’ho conosciuto insieme alla moglie, Barbara, durante le prime riprese pubblicitarie antecedenti la partenza, per il programma Pechino Express. Ci avevano messo tutti dentro una stanza per farci conoscere, sotto l’occhio attento di produttori, autori e telecamere. Ad un certo punto, ci siamo messi seduti e lui era proprio davanti a me. Abbiamo subito iniziato a ridere e scherzare. Lui da siculo doc e io da mezzo siculo, abbiamo iniziato a parlare anche della nostra terra, che amava molto e che gli stava tanto a cuore».
Cosa le ha insegnato?
«Non conoscevo bene la carriera da Campione di Totò, me la sono fatta raccontare da lui durante il nostro viaggio ed è proprio durante questo viaggio che è diventato il mio campione. Un campione di vita. È un lottatore dal cuore grande. Molto emotivo, ha insegnato a tutti noi maschi in gara ad esserlo, a non vergognarci nel mostrare i nostri sentimenti, a lasciarci andare e a far scendere le lacrime di cui abbiamo bisogno. Lui è un vero uomo. Tanta grinta e tanta sensibilità. Un esempio per tutti».
Dopo Pechino, siete rimasti in contatto?
«Si, sempre. Ci scambiavano qualche messaggio e dei vocali, anche con Barbara. Lo scorso anno volevo andare a Palermo a trovarli, ma purtroppo non ci sono riuscito. Ora è una delle cose che mi fa più male. Ci siamo appena sentiti lo scorso Ferragosto, ho saputo che eravamo sulla stessa isola, Stromboli, e quindi gli ho subito scritto, ma non stava bene e non ci siamo visti. Mi è dispiaciuto tantissimo, il fatto che non siamo riusciti ad incontrarci mi ha fatto capire che stava veramente male».
Cosa le mancherà?
«Il non averlo potuto conoscere ancor di più. Ho ricordi stupendi durante questo viaggio speciale per Pechino Express, in giro per l’India, il Borneo e la Cambodia. Siamo andati sempre d’accordo, abbiamo legato. E che belle le nostre mega risate alle cene. Ho la sua maglia firmata che conservo con grande cura. Ciao Totò, ti vogliamo tutti un bene enorme!».