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Urbino, attivata la Medicina d’urgenza. Ast: «Potenziamento importante»

Cinque posti letto per 280 mila euro. Potrà accogliere pazienti per 72 ore e dare risposte ai cittadini delle aree interne

URBINO – Attivata questa settimana la Medicina d’Urgenza presso l’Ospedale Santa Maria della Misericordia di Urbino, con cinque posti letto, per un investimento complessivo di 280 mila euro di lavori di adeguamento.

«Il Reparto di Medicina d’Urgenza – spiega Sara Mazo, direttore del Pronto soccorso del nosocomio urbinate – situato al piano terra dell’Ospedale di Urbino è stato reingegnerizzato nel 2019 con un successivo upgraid impiantistico nel 2021. Dal 23 settembre 2024, è attivato con 5 letti di degenza. L’attivazione della Medicina d’Urgenza consentirà di accogliere pazienti provenienti prevalentemente dal Pronto Soccorso, con patologia a valenza internistica, traumatica o chirurgica non suscettibile di trattamento specialistico d’urgenza. Questa nuova organizzazione ha da subito permesso di abbattere i tempi di attesa per i pazienti necessitanti di un ricovero. Tutti i letti, infatti, sono stati utilizzati sin dalla prima giornata per accogliere pazienti che in precedenza avrebbero sostato presso il Pronto Soccorso o sarebbe stati ricoverati impropriamente presso la Medicina. Grazie all’apertura della Medicina d’Urgenza invece hanno trovato la giusta collocazione liberando allo stesso tempo risorse preziose sia in Pronto Soccorso che presso la Medicina. Si tratta di una degenza temporanea, di massimo 72 ore, volta alla stabilizzazione clinico-terapeutica dei pazienti necessitanti di successiva degenza ospedaliera o territoriale ad diversa intensità di cura o, ove possibile, alla completa risoluzione di quadri clinici subacuti con rientro al domicilio del paziente».

La MURG è inserita nella struttura di Pronto Soccorso ed Osservazione Breve Intensiva dell’Ospedale e garantisce il ricovero di pazienti inviati dal Pronto Soccorso, che necessitano di essere stabilizzati prima del trasferimento in altri reparti di competenza specialistica o di pazienti con patologie meno severe, che hanno cioè bisogno di ricoveri brevi (inferiori ai 4 giorni).

«Un nuovo assetto organizzativo per il pronto soccorso di Urbino – spiega il direttore generale Alberto Carelli – che rientra all’interno di un percorso di riorganizzazione e potenziamento della rete dei pronto soccorso del territorio e che a breve vedrà anche un potenziamento di quello dell’ospedale Fano. Un’operazione che ha un importante valore strategico e che permette all’ospedale di Urbino di fare un notevole salto qualitativo nell’assistenza ai pazienti, riuscendo così a garantire procedure diagnostiche, come esami ecografici e terapeutiche. Ciò permette di contenere la durata del ricovero e di migliorare il percorso assistenziale dei pazienti delle aree interne che accedono al pronto soccorso».

«La Medicina d’Urgenza – spiega Morena Mazzanti direttore FF del presidio ospedaliero unico Urbino Pergola – rappresenta un investimento strategico per l’Ospedale di Urbino, permettendo una migliore risposta ai bisogni di salute della popolazione. Sarà possibile, infatti, ottimizzare le attività diagnostico-terapeutiche del Pronto Soccorso rispondendo fattivamente anche alle problematiche di sovraffollamento dello stesso ed aumentando, indirettamente, la disponibilità delle degenze internistiche e chirurgiche dell’Ospedale di Urbino».

«Questa riorganizzazione rappresenta un ulteriore tassello nel percorso di realizzazione di una sanità più rispondente alle esigenze di salute dei marchigiani e più diffusa sul territorio, senza disparità tra cittadini che risiedono nelle città e cittadini che vivono nell’entroterra. La Medicina d’Urgenza permette di alleggerire il pronto soccorso dai flussi in arrivo, riducendo i tempi di attesa per i pazienti. Un modello virtuoso da esportare» afferma il Vice Presidente della Giunta e Assessore alla Sanità della Regione Marche, Filippo Saltamartini.

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