ANCONA- Il 17 settembre gli studenti anconetani torneranno sui banchi di scuola e a pochi giorni dal suono della campanella, il capogruppo di Forza Italia, Daniele Berardinelli torna ad interrogare la Giunta sulle verifiche di vulnerabilità sismica negli edifici scolastici.
«Abbiamo in esame i 56 edifici scolastici di cui 7 non sono soggetti a verifica in quanto costruiti dopo il 1984 quando è stata modificata la normativa sismica. Ventisette sono stati costruiti prima del ’74 e venti dopo il ’74– spiega l’assessore ai Lavori Pubblici, Paolo Manarini-. Degli edifici scolastici costruiti prima del 1974, il Comune ne ha già adeguati 8 per circa 13 milioni 200mila euro».
Si tratta del primo stralcio dell’elementare Savio (un milione e mezzo di euro), le Leopardi (1 milione 700 mila euro), le Piaget (500 mila euro), le Levi Giostra (700 mila euro), la media Volta (1 milione e 400 mila euro), le Mercantini-Sirenetta (2milioni e 100 mila euro – intervento in corso); le Elia-Regina Margherita (4 milioni) e le Socciarelli (un milione e 300mila euro). Tra gli edifici scolastici costruiti prima del ’74, cinque sono da adeguare (tre sono attualmente chiuse) ma i progetti per 9 milioni 967 mila euro sono già pronti.
«Si tratta delle De Amicis, Antognini, Garibaldi, Grillo Parlante e Savio secondo lotto. Ad eccezione di quest’ultima, per le altre quattro siamo in attesa dei finanziamenti dello Stato in quanto abbiamo partecipato al bando di edilizia scolastica 2018-2020 e sono rientrate nelle graduatorie» dichiara Manarini.
Dunque, se la matematica non è un’opinione, sono ancora numerosi gli edifici scolastici che devono essere sottoposti alle verifiche di vulnerabilità sismica. Entro la fine dell’anno il Comune cercherà di completarle in quanto, con un emendamento al Decreto Milleproroghe, è stato prorogato al 31 dicembre 2018 (inizialmente la scadenza era prevista per il 31 agosto 2018) il periodo per fare verifiche stabilità.
Insoddisfatto della risposta Berardinelli. «Purtroppo l’assessore Manarini si è rifiutato di rispondere alla mia interrogazione urgente su quanti edifici scolastici del Comune di Ancona siano stati riscontrati a norma e quanti no, tra tutti quelli sottoposti a Verifica di Vulnerabilità sismica. Fatto evidentemente gravissimo, ancor più dopo la già avvilente e preoccupante prima parte della risposta in cui ammetteva che dei 19 immobili da controllare, solamente in 5 era stata effettuata la verifica, mentre per le restanti 14 la verifica non è ancora stata completata- commenta il capogruppo di Forza Italia-. Non si sa cosa sia peggio per i genitori, se sapere che nella scuola dei loro figli il controllo della Vulnerabilità sismica non è stato ancora completato nonostante la scadenza iniziale del 31 agosto 2018, con priorità per quelli situati nelle quattro regioni del centro-Italia colpite dal sisma del 2016, poi prorogata al 31 dicembre prossimo, o sapere che l’assessore del Comune di Ancona si è rifiutato di comunicare quanti e quali fossero a norma e quali no. Durante il dibattito si appellava al termine “a norma” sostenendo che le Verifiche servono a rilevare l’indice di Vulnerabiltà e non se sono o meno a norma. Ora farò l’accesso agli atti per vedere quali sono le scuole e quanto sono messe male. In ogni caso, irresponsabile comportamento, ancor più grave se si pensa che i contributi statali richiesti dal Comune di Ancona e assegnati in via prioritaria ai comuni delle quattro Regioni colpite dal terremoto del 2016, sembra non potranno essere erogati in quanto, per le 14 scuole non ancora verificate, è scaduto il termine del 31 agosto previsto dalla norma per calcolare l’indice di Vulnerabiltà».