ANCONA – Una causa collettiva contro le grandi case costruttrici di automezzi pesanti, per un totale di 800 camion acquistati a prezzo maggiorato tra il 1997 e il 2011 a causa del “cartello” organizzato dalle aziende Man, Volvo/Renault, Daimler, Iveco e Daf. Ci sono anche 200 imprese marchigiane nella class action coordinata da Cna Fita Marche e che nei prossimi giorni vedrà la seconda fase di raccolta delle adesioni. «Siamo l’unica associazione ad aver promosso un’azione legale collettiva per far recuperare agli autotrasportatori le maggiori somme pagate all’acquisto dell’automezzo a causa dell’accordo fra le case costruttrici – spiega in una nota il segretario Cna Fita Marche Riccardo Battisti – la creazione del cartello ha provocato un sovraprezzo tra il 10 e il 20 per cento sui veicoli di medie e grandi dimensioni, che va restituito a chi ha comprato i camion». Le case automobilistiche hanno ammesso le proprie responsabilità di fronte alla contestazione della Commissione Europea e in cambio hanno ottenuto uno sconto sulla sanzione di 2,93 miliardi di euro.
Class action contro i giganti dell’autotrasporto
Una vertenza collettiva contro le grandi case costruttrici di automezzi pesanti, per un totale di 800 camion acquistati a prezzo maggiorato tra il 1997 e il 2011 a causa del “cartello” organizzato dalle aziende Man, Volvo/Renault, Daimler, Iveco e Daf