Ancona-Osimo

Da 30 anni nella farmacia Zecchini. Antonella Brachetti Felcini nominata Maestro del Lavoro: «Vivo la professione come un servizio»

Il primo maggio, durante la cerimonia nell'Auditorium della Mole Vanvitelliana, presieduta dal prefetto di Ancona Antonio D'Acunto, le è stata consegnata la Stella al Merito del Lavoro

La farmacista Antonella Brachetti Felcini
La farmacista Antonella Brachetti Felcini

ANCONA – Antonella Brachetti Felcini, farmacista da 30 anni nella farmacia Zecchini, è tra i 38 nuovi Maestri del Lavoro marchigiani. Il primo maggio, durante la cerimonia nell’Auditorium della Mole Vanvitelliana, presieduta dal prefetto di Ancona Antonio D’Acunto, le è stata consegnata la Stella al Merito del Lavoro. Un riconoscimento, concesso dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, ai lavoratori che si sono distinti per laboriosità, perizia e condotta morale. «Un riconoscimento doveroso e meritatissimo – dichiara Lorenzo Zecchini, titolare della farmacia – che premia le capacità di Antonella e la sua attenzione costante al cliente – paziente».

Anche Federfarma Marche festeggia il riconoscimento attribuito ad Antonella Brachetti Felcini che «rappresenta la categoria a livello regionale». Pasquale D’Avella, presidente regionale di Federfarma Marche, si complimenta con la farmacista e sottolinea che «tutti coloro che operano nelle farmacie marchigiane sono persone votate al servizio al cliente. Tutti coloro che si presentano in farmacia hanno fortemente bisogno dell’assistenza di persone di fiducia, questo è il fondamento della nostra attività quotidiana, questo è il modo migliore di interpretare al meglio il ruolo di farmacia dei servizi, per garantire un servizio professionale e di qualità ai cittadini – pazienti».

Da sin. Lorenzo Zecchini, Antonio D’Acunto, Antonella Brachetti Felcini e Valeria Mancinelli

Antonella Brachetti Felcini, cosa significa per lei questo riconoscimento?
«Sono molto contenta e orgogliosa di aver ricevuto un’onorificenza dall’altissimo significato civile e morale, concessa dal Presidente della Repubblica. Questo riconoscimento è arrivato inaspettatamente ed è stato una bella sorpresa. Ringrazio Lorenzo Zecchini e la signora Gabriella che mi hanno permesso di ottenerlo».

Perché ha scelto questa professione? Ha sempre voluto fare la farmacista?
«È un lavoro che mi è sempre piaciuto. Ho sempre amato il rapporto e il contatto con le persone, oltre all’approfondimento scientifico dei farmaci, delle malattie, e di tutto ciò che è inerente la sanità. Da bambina andavo spesso nella farmacia di un’amica di famiglia, dove vedevo i dipendenti che lavoravano al banco e preparavano medicinali, e lì è nato il desiderio di diventare farmacista».

Tutto è iniziato circa 30 anni fa nella farmacia Zecchini. Ci racconti questa lunga esperienza.
«Dopo essermi laureata a Bologna nel 1984 in Farmacia, ho lavorato subito in alcune farmacie della provincia di Ancona, e dal 1987 sono stata assunta nella farmacia Zecchini grazie al titolare Giampaolo Zecchini che è stato la mia guida e il mio mentore. In questi anni mi sono dedicata al laboratorio galenico e, quindi, alla preparazione di medicinali come sciroppi e pomate, non trascurando il lavoro al banco di farmacista. Ho sempre cercato di tenermi aggiornata e di frequentare i corsi, in modo tale da essere sempre pronta a rispondere e ad aiutare le persone che vengono in farmacia. Lorenzo Zecchini punta molto sul continuo aggiornamento e lavoro con una squadra di collaboratori sempre preparati. La priorità è dare risposte esaurienti ai clienti che si rivolgono a noi».

Lorenzo Zecchini e Antonella Brachetti Felcini

In questi anni è cambiata la professione?
«Prima i clienti mostravano solo le ricette e ritiravano i farmaci, oggi si parla soprattutto di farmacia dei servizi, vista come parte integrante del sistema sanitario. Adesso le farmacie erogano tantissimi servizi, come elettrocardiogramma e holter pressorio, e stanno diventando sempre più un punto di riferimento per i clienti».

Come vive la sua professione?
«La vivo come un servizio e nel mio lavoro è fondamentale una buona preparazione, in modo da fornire sempre una risposta esauriente e fondata. Ho clienti di fiducia, con cui ho condiviso questo lungo percorso lavorativo. Sono entrata nella farmacia Zecchini che avevo 27 anni e ho visto le generazioni alternarsi. Molti si sono sposati e ora entrano in farmacia con e per i figli».

Cosa è fondamentale nel rapporto con il cliente?
«L’empatia. Il cliente si deve sentire accolto e capito. Bisogna essere anche molto discreti e il cliente deve sempre uscire dalla farmacia soddisfatto. Io spero sempre di avergli dato un consiglio che lo possa aiutare. Certo non riusciamo a risolvere tutti i problemi, ma cerchiamo di aiutare le persone che si rivolgono a noi».

Oggi c’è una crescente richiesta di prodotti naturali. La farmacia Zecchini da sempre ha dato ampio spazio alle cure omeopatiche e fitoterapiche.
«La farmacia è stata precorritrice sia per l’omeopatia che per la fitoterapia, punti di forza della farmacia Zecchini. In questi anni c’è una continua e sempre maggiore richiesta di prodotti naturali e di curarsi naturalmente».

Come si vede fra cinque anni?
«Sempre nella farmacia Zecchini, ad accogliere e ad aiutare i clienti. Per la pensione devo ancora aspettare».