ANCONA – Giò e Marco due amici adolescenti inseparabili che finiscono nel tunnel del gioco d’azzardo. A scoprirlo, inconsapevolmente, è il padre di Giò durante i colloqui con un professore che gli riferisce che suo figlio non va a scuola da una settimana. “Io me la gioco” è la rappresentazione del teatro del Buratto di Milano, andata in scena qualche giorno fa ad Ancona al cineteatro Italia, alla presenza di almeno 500 ragazzi delle scuole del ciclo secondario, per tenere alta l’attenzione su quelli che sono gli abusi legati al gioco con vincita in denaro. L’abuso del gioco è la conseguenza di una situazione di noia che giovani e adulti vivono, in un contesto magari difficile.
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L’iniziativa nasce da un’idea di Agn, il concessionario degli apparecchi del gruppo Novomatic e da Rei e Gmg Games, ed è stata accolta favorevolmente dall’amministrazione comunale di Ancona che dal 2014 si occupa attivamente di gioco patologico con il progetto “A che gioco giochiamo”. Al termine della rappresentazione teatrale è stata data voce ai ragazzi che hanno interagito con gli attori, con il responsabile di Informabus, Roberto Giachi e con il responsabile dell’area gioco dell’Asur Area Vasta 2 Rodolfo Rabboni ponendo domande e facendo osservazioni.