ANCONA- «Quanto avvenuto questa mattina nell’altra parte del mondo è un segnale di allarme gravissimo. Alcuni forsennati in Nuova Zelanda hanno sparato a delle persone di religione islamica mentre stavano pregando nelle moschee. Sulle loro armi il nome di Luca Traini, l’uomo che pochi mesi fa a Macerata ha sparato a caso contro alcuni stranieri per strada. Il voler cancellare e rifiutare la storia è il pericolo più grande che abbiamo di fronte». Sono le parole del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, intervenuto ad Ancona per l’inaugurazione del 50esimo anno accademico dell’Università Politecnica delle Marche.
«Il terrorismo islamista che segna tutti i giorni in ogni parte del mondo, si contrasta come è stato fatto in Italia, con prevenzione attenta, attività delle forze dell’ordine e della magistratura, forza della legge. Bisogna rifiutare la predicazione di odio e contrapposizione che colpisce innocenti da tutte le parti- afferma il Capo dello Stato-. Parole di violenza eccitano verso la violenza, la violenza ne chiama altra in una spirale distruttiva che coinvolge la civiltà di tutto il mondo. Siamo ad un bivio: da una parte c’è la violenza, dall’altra la pace, la convivenza e la tolleranza. Dobbiamo scegliere questa strada».
Mattarella ha sottolineato il ruolo fondamentale che ricoprono le università, lo studio, la ricerca in questo contesto. Ha quindi ricordato l’impegno di Giulio Regeni ed Antonio Megalizzi, di Maria Pilar Buzzetti e Virginia Chimenti, le due giovani che hanno perso la vita nell’areo precipitato in Etiopia. E poi Silvia Romano la giovane volontaria della onlus di Fano rapita in Kenya più di tre mesi fa. «Il nostro impegno è costante, speriamo di riaverla presto in patria» dichiara il Presidente della Repubblica che ha ricordato anche Alfredo Trifogli «indimenticato sindaco che ha contribuito alla nascita di questa università».
Mattarella è stato accolto in Aula Magna da un lungo e caloroso applauso. Centinaia i presenti, tra le autorità il Vescovo di Ancona-Osimo Angelo Spina, il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli, il presidente del Consiglio regionale Antonio Mastrovincenzo e il sindaco di Ancona, Valeria Mancinelli. Hanno partecipato anche 20 rettori italiani e della Macroregione Adriatico Ionica, tra questi il presidente CRUI – Conferenza dei Rettori delle Università Italiane, Gaetano Manfredi, Rettore dell’Università di Napoli Federico II. La cerimonia di inaugurazione dell’Anno Accademico 2018/2019 si è aperta sulle note dell’Inno di Italia.
Il primo intervento è stato quello del Ministro dell’Istruzione Marco Bussetti che all’ingresso ha incontrato una delegazione di universitari dell’Acu Gulliver. «L’Università Politecnica delle Marche rappresenta un esempio perfetto della sinergia virtuosa tra Regione, enti locali e comunità. La vostra vocazione tecnico-scientifica si traduce in un legame indissolubile tra attività didattica e ricerca. Contribuite alla promozione della conoscenza scientifica e partecipate da protagonisti allo sviluppo economico e sociale del territorio marchigiano- commenta il Ministro-. Nonostante la giovane età dell’ateneo, cinque dei vostri dipartimenti sono stati valutati eccellenti beneficiando di oltre 30 milioni di finanziamenti. Siete un punto di riferimento fondamentale per la Macroregione Adriatico-Ionica. Avete 53 brevetti in portafoglio, collegamenti con aziende del territorio, una spinta strategica rivolta all’internazionalizzazione, come dimostrano gli 86 paesi del mondo con cui collaborate.
Complimenti per come contribuite alla crescita del Sistema Italia. La ricerca deve diventare motore di innovazione e crescita economica del Paese. Mettiamo al centro i giovani affinché i nostri ragazzi possano trovare la strada per esprimersi e costruire un futuro degno di essere vissuto. Agli studenti dico: siate curiosi, non accontentavi mai. Abbiate fame di conquistare il vostro futuro, di lasciare un’impronta significativa negli altri. Non arrendetevi mai, rivendicate diritto alla vita e alla felicità».
Commosso il Rettore dell’Univpm Sauro Longhi. «Appena 50 anni fa, vivevamo in una economia prevalentemente agricola con un tessuto industriale che iniziava a muovere i suoi passi come risultato del boom economico degli anni 60, arrivato, come spesso accade nelle Marche, in ritardo rispetto ad altre regioni, ma con un forte slancio ed una diffusa intraprendenza- riferisce-. Con i nostri oltre sessanta mila laureati abbiamo accompagnato la crescita economica, sociale e culturale dei territori a noi prossimi. Abbiamo favorito le condizioni per la trasformazione da una economia agricola a industriale, a post-industriale e di terziario avanzato. L’Università unita al sistema dell’istruzione ha rappresentato un ascensore sociale che ha permesso alle figlie e ai figli di contadini e artigiani di accedere ai più alti gradi dell’istruzione. Tante persone devono molto a questo progetto. Io ne sono un esempio, sono entrato in quest’università 45 anni fa come studente. Le Marche restano una regione d’Europa con il più alto tasso d’imprese per abitanti. La Politecnica ha favorito la propensione ad incrementare l’uso della conoscenza per generare nuove imprese, start-up innovative, grazie anche a percorsi di formazione sviluppati nel Contamination Lab».
Nel suo intervento, il presidente del Consiglio studentesco Pasquale La Serra ha posto l’attenzione sullo stato di salute del sistema dell’istruzione italiano e sulla condizione dei giovani. “Il valore economico dell’immigrazione” è stato il tema della prolusione della Prof.ssa Giulia Bettin, docente di Economia Politica alla Facoltà di Economia “G. Fua”. Al termine della cerimonia il Capo dello Stato ha incontrato i familiari delle vittime di Corinaldo.
I NUMERI DELL’ATENEO IN PILLOLE:
Sono 16.477 gli studenti dell’Univpm, 4.422 gli iscritti al primo anno in corso, 3.570 i titoli di laurea, post laurea e dottorato rilasciati. Il personale docente e di ricerca si compone di 537 unità, quello tecnico e amministrativo di 526, gli assegnisti di ricerca sono 235. 5,6 milioni di euro da progetti di ricerca finanziati dal programma UE HORIZON 2020, 5 dipartimenti eccellenti, 33,3 milioni di euro attratti con i dipartimenti eccellenti, 8,5 milioni di euro da collaborazioni attivate con imprese ed enti pubblici per attività di ricerca e commerciali. Sono 86 i paesi con collaborazioni di didattica e di ricerca, 738 gli studenti e neolaureati in mobilità internazionale per studio e tirocinio, 53 brevetti in portafoglio, 35 spin off operativi. Il personale universitario che svolge attività presso le strutture del SSR si compone di 204 unità.