Ancona-Osimo

Scatta il fermo pesca su metà della costa marchigiana

Il blocco interessa i compartimenti di Pesaro e Ancona e durerà per 42 giorni, fino al 10 settembre. A San Benedetto marinerie ferme dal 28 agosto

ANCONA- Stop al pesce fresco su metà della costa marchigiana. Ad annunciarlo è Coldiretti Impresapesca, con il via al fermo biologico differenziato che interesserà i compartimenti di Pesaro e Ancona, fino alla zona di Civitanova Marche.

Il blocco durerà per 42 giorni, fino al 10 settembre. Da Porto San Giorgio a San Benedetto il fermo scatterà, invece, il 28 agosto, per concludersi l’8 ottobre. Secondo quanto assicurato a livello istituzionale si tratterà dell’ultimo anno di applicazione dell’attuale formula del fermo biologico che si è manifestata fallimentare, ricorda Coldiretti Impresapesca. L’auspicio è che dal 2018 si possa mettere in campo un nuovo sistema che tenga realmente conto delle esigenze di riproduzione delle specie e delle esigenze economiche delle marinerie. Con il blocco delle attività, pur se differenziato, aumenterà come sempre il rischio di ritrovarsi nel piatto pesce straniero.

Per effettuare acquisti made in Italy di qualità e al giusto prezzo il consiglio di Coldiretti Impresapesca è, laddove possibile, di acquistare direttamente dal pescatore, specie da quelle attività non interessate dal fermo, o, se da un’attività commerciale, di verificare sul bancone l’etichetta, che per legge deve prevedere l’area di pesca (Gsa). Le provenienze da preferire sono quelle dalle Gsa 9 (Mar Ligure e Tirreno), 10 (Tirreno centro meridionale), 11 (mari di Sardegna), 16 (coste meridionali della Sicilia), 17 (Adriatico settentrionale), 18 (Adriatico meridionale), 19 (Jonio occidentale), oltre che dalle attigue 7 (Golfo del Leon), 8 (Corsica) e 15 (Malta).

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