Ancona-Osimo

81 milioni per nuovi Inrca, Salesi e ospedale di Fermo

Duecentodue milioni di euro di risorse per la sanità regionale, di cui 81 per il nuovo complesso dell'Inrca e come cofinanziamento per la realizzazione dei nosocomi di Fermo e del Salesi. Ottocento mila euro saranno invece destinati all'ospedale di Fabriano

Il progetto della nuova struttura ospedaliera materno infantile ad alta specializzazione “G. Salesi” all’interno del complesso ospedaliero di Torrette di Ancona (Foto: Regione Marche)

ANCONA – «Duecentodue milioni di euro di risorse per il sistema sanitario regionale. Una iniezione di fondi eccezionale che andrà a finanziare investimenti importanti e coprire le ingenti spese sostenute a seguito del sisma. Risorse che andranno utilizzate entro il 2017». Con queste parole il presidente della Regione Luca Ceriscioli commenta la variazione di bilancio varata dal Consiglio regionale. Il principale impegno di spesa riguarderà la costruzione dei nuovi ospedali, per un investimento totale di 81 milioni di euro per il nuovo complesso dell’Inrca e come cofinanziamento per la realizzazione dei nosocomi di Fermo e del Salesi (il resto sarà coperto da fondi statali).

Luca Ceriscioli, Presidente della Regione Marche

Altri 9 milioni verranno impiegati per il completamento, la messa a norma e l’ammodernamento delle strutture sanitarie, con 800mila euro destinati all’ospedale di Fabriano. Circa 20 milioni saranno invece destinati alla copertura delle spese sostenute per il sisma (esenzione ticket farmaci e specialistica, trasporti). Con un provvedimento della regione infatti tutte le spese sostenute dai cittadini colpiti dal sisma restano esentati dal pagamento del ticket fino a settembre. Una delibera che ha permesso di avere farmaci e ticket gratuiti in un momento di particolare difficoltà per gli abitanti della regione colpiti dal terremoto.

Oltre alle infrastrutture, parte dei 202 milioni andrà a finanziare gli investimenti in grandi tecnologie sanitarie per le quattro aziende ospedaliere regionali, come apparecchiature di radioterapia di ultima generazione e per la diagnostica per immagini di ambito radiologico e medicina nucleare (Tac, risonanze), oltre allo svecchiamento delle macchine. Si tratta di 48 milioni di euro, che comprendono anche gli 8,4 milioni per la realizzazione della struttura per l’organizzazione della «Logistica del Farmaco» e i 4,2 milioni per la struttura che ospiterà il Numero Unico di Emergenza 112, il numero di telefono per chiamare i servizi di emergenza in tutti gli Stati dell’Ue. La regione Marche, in accordo con la regione Umbria, realizzerà una Centrale Unica di Risposta 112 per le 2 regioni, che raccoglierà come nel resto del territorio italiano le chiamate dei cittadini rivolte agli attuali numeri 112 – 113 – 115 e 118. La Centrale Unica di Risposta 112 non sostituisce il 118, ma consente di gestire con un unico numero “112” le richieste di intervento garantendo snellezza di intervento da parte degli operatori dei diversi settori dell’emergenza. La nuova struttura ospiterà la centrale del 118 regionale e non riguarderà le sedi provinciali del 118 che resteranno sul territorio. Infine 5 milioni saranno per l’aggiornamento del sistema informativo sanitario regionale (completamento fascicolo sanitario elettronico) e 8,7 milioni saranno usati per sostituire coperture già garantite dal bilancio regionale per programmi di investimento in sanità, alcuni già finanziati e realizzati, altri mai liquidati.

«Un risultato raggiunto grazie all’approvazione di un emendamento – continua Ceriscioli – che la Regione Marche ha fortemente voluto. Un lavoro fatto con il governo e i parlamentari marchigiani, che ha sbloccato risorse che altrimenti non avremmo potuto utilizzare. Atto che ha permesso alle regioni virtuose, amministrazioni con i conti in ordine, di poter immettere risorse preziose nel sistema sanitario. Grazie anche al consiglio regionale, che ieri ha sostenuto la manovra con un’approvazione lampo che permetterà di spendere i fondi entro il 2017. Per questo non posso che ringraziare anche il consigliere Mirco Carloni che, comprendendo l’importanza della manovra, non solo ieri ha votato la variazione di bilancio, ma ha contribuito all’approvazione dell’emendamento. Un obiettivo che solo per un’opposizione costruttiva era chiaro, non per chi sa sempre e solo dire no, anche quando ci sono provvedimenti che vanno nel solo e unico interesse della collettività».