SENIGALLIA (ANCONA) – Esplosione di colori al liceo scientifico Medi di Senigallia. L’inaugurazione della coloratissima parete all’interno della scuola si è tenuta nella mattinata di oggi (8 giugno). Il progetto ha coinvolto circa 12 studenti del Medi.
A coordinare magistralmente il tutto, è stato Leonardo Cemak, celebre vignettista di lungo corso, con un passato – tra l’altro – a La Repubblica, L’unità, Panorama, Linus e Comix. Soddisfatti i ragazzi e anche il preside Lorenzo Savini.
«Si tratta di un progetto realizzato da un gruppo di 12 studenti (dal terzo al quinto anno). I ragazzi – spiega il dirigente – hanno sviluppato l’idea di realizzare questo murales sotto il tutoraggio e la consulenza di Leonardo Cemak, che li ha guidati nell’elaborazione e nella realizzazione del progetto».
L’iniziativa – partita lo scorso gennaio – si è conclusa ad inizio maggio. L’inaugurazione, lo dicevamo, è stata oggi. Le attività sono proseguite durante l’orario pomeridiano, con incontri extracurriculari. Ad essere coinvolti, sono stati «studenti con particolare predisposizione per il disegno e le arti grafiche. Che, in questo modo, hanno visto valorizzato e approfondito il loro interesse», fa notare Savini.
Una prima volta non solo per gli studenti, ma pure per Cemak, che non aveva mai lavorato coi ragazzi: «Io ho esperienza scolastica come studente, ma non come insegnante – ha scherzato – Per loro, ho provato ad essere non tanto un allenatore, quanto un coach».
Pennelli, bombolette, colori acrilici e spary: chi mai direbbe che quel murales è frutto di 12 persone (e mani) diverse? «C’era un bel clima, ci si aiutava a vicenda nel rifinire i particolari, è stato bello. I ragazzi? Ho cercato di lasciarli liberi».
Nel corridoio della scuola, come illustra il preside, sono comparse quindi due lavagne: il murales rappresenta infatti «da una parte uno studente che disegna e dall’altra un docente che cancella qualcosa. Sulle lavagne, ci sono varie immagini che mostrano interessi e spunti creativi degli studenti, suggestioni che volevano comunicare col disegno».