Ancona-Osimo

A Osimo la casa di riposo da “Sigillo qualità”

Si trova a Osimo la prima residenza per anziani che offre assistenza di qualità certificata: l'istituto Grimani Buttari è la prima residenza sanitaria assistita in Italia cui viene conferito il certificato “Sigillo qualità Italia longeva”, riconoscimento d'eccellenza

Da sinistra Fabrizia Lattanzio (direttore scientifico Inrca), Gianni Genga (direttore generale Inrca), Fabio Cecconi (presidente Grimani Buttari), Dutto (direttore comunicazione Bureau veritas), Roberto Bernabei (presidente Italia longeva), Cristiano Casavecchia (direttore Grimani Buttari)

OSIMO – In Italia sono presenti più di 12mila e 200 presidi residenziali che contano oltre 384mila e 400 posti letto. Il tema della qualità dell’assistenza all’interno delle rsa è molto dibattuto, soprattutto in considerazione dell’estrema eterogeneità del settore. Per elevare il livello di qualità dell’assistenza e delle prestazioni residenziali erogate, nell’ottica di un miglioramento continuo, “Italia longeva”, in collaborazione con l’Irccs Inrca, ha avviato il progetto “Sigillo qualità” che consente alle strutture di intraprendere un percorso di miglioramento e verifica e, in caso di esito positivo, di ottenere un apposito sigillo. L’istituto Grimani Buttari di Osimo è la prima struttura in Italia a ricevere questa importante certificazione e proprio stamattina il sigillo è stato consegnato durante il mega convegno organizzato in sede. Certificazione prestigiosa a garanzia della rispondenza delle prestazioni sanitarie erogate alle più importanti linee guida ed evidenze scientifiche in campo clinico.

Il certificato “Sigillo qualità Italia longeva” si basa sull’approccio della certificazione ISO 9001-2015 e sulle misure di qualità riportate nella letteratura internazionale, derivate in particolare dagli strumenti di valutazione multidimensionale InterRai: un protocollo di valutazione globale, simile alla check list che utilizzano i piloti prima del decollo, che attraverso un percorso guidato mira alla corretta e capillare registrazione dei parametri clinici e delle vaste problematiche assistenziali dell’anziano presso una residenza sanitaria.

«Il futuro è delle strategie utili a potenziare la domiciliarità o in alternativa una residenzialità assistita affidabile e di qualità comprovata – ha dichiarato il professor Roberto Bernabei, presidente di Italia Longeva –. Il progressivo invecchiamento della popolazione, l’aumento della speranza di vita e la crescita del numero di pazienti anziani e cronici hanno segnato il fallimento dell’approccio ospedale-centrico all’assistenza continuativa».

«L’auspicio è che con il “Sigillo qualità Italia longeva” si inneschi un meccanismo virtuoso che spinga le residenze di tutta Italia a innalzare la qualità dei servizi offerti – ha spiegato Fabrizia Lattanzio, direttore scientifico Irccs-Inrca -. Obiettivo ulteriore è coinvolgere nel processo le Regioni che, condividendo i vantaggi derivanti dal certificato, possano essere interessate a promuovere la propria eccellenza investendo nel settore: in questo senso non è casuale che le Marche, una delle regioni più longeve d’Italia, facciano da apripista».

«Per “Bureau veritas” non si tratta solo di un semplice apporto tecnico – ha dichiarato Massimo Dutto, communication manager “Bureau veritas” Italia, coinvolta nel progetto – bensì di un preciso impegno in un settore strategico e molto delicato».