Ancona-Osimo

A scuola di legalità, la soddisfazione dell’analista forense Luca Russo a contatto con i giovani

Avendo ricoperto il ruolo di analista forense anche per le Procure dei minorenni di Perugia, Ancona e Roma, ha trattato diversi casi in cui sono implicati giovani

Il colonnello Luigi Ciccarelli e l'analista forense Luca Russo
Il colonnello Luigi Ciccarelli e l'analista forense Luca Russo

OSIMO – Con la pausa estiva delle scuole, terminano gli incontri rivolti ai giovani nell’ambito del bullismo, cyberbullismo e legalità. Dal 2004 Luca Russo, analista forense, esperto in criminologia e tecniche investigative avanzate, opera con oltre venti procure d’Italia nell’ambito di indagini informatiche. Ha trattato centinaia di casi, molti alla ribalta delle cronache nazionali come, ad esempio, l’omicidio di Rossella Goffo, Pietro Sarchiè, Pamela Mastropietro, Rosina Carsetti, Michele Martedì. Avendo ricoperto il ruolo di analista forense anche per le Procure dei minorenni di Perugia, Ancona e Roma, ha trattato diversi casi in cui sono implicati giovani, in reati quali spaccio di sostanze stupefacenti, cyberbullismo, pedofilia, accesso abusivo ai sistemi informatici, sostituzione di persona e minacce tramite social. Nel 2012 ha iniziato a tenere conferenze in diversi istituti scolastici d’Italia al fine di sensibilizzare i giovani al corretto uso dei social e trattando il tema della legalità nell’ambito dell’impiego della tecnologia. Bergamo, Milano, Agrigento, Perugia, Ancona, Porto Recanati, Macerata, Osimo, Castelfidardo sono solo alcune città nelle quali sono stati organizzati incontri con gli studenti. Il ciclo di interventi è stato supportato da Pubblici Ministeri, Procuratori, Carabinieri, Polizia di Stato, psicologi.

I quesiti

Qual è la linea di confine tra lecito e illecito nell’uso dei social? Quali sono i reati configurati nell’utilizzo improprio dello smartphone? Quali sono le conseguenze giuridiche e morali quando si offende tramite social? Esiste davvero l’anonimato nell’ambito di una indagine? Che responsabilità ricoprono i genitori quando affidano la sim ad un minorenne che commette un reato con il telefonino? A questi e altri interrogativi ha dato risposte Russo nel corso delle conferenze.

Le confessioni

Inoltre, grazie a questa serie di incontri, diversi ragazzi hanno confessato di essere stati almeno una volta nella vita bulli ed alcuni di loro hanno dichiarato di essere state vittime. «Gli incontri, spesso toccanti e a forte impatto emotivo, ha scosso le coscienze di alcuni ragazzi che sono arrivati anche a chiedere scusa pubblicamente per le loro condotte, alle vittime presenti, come è accaduto nell’ambito dell’incontro organizzato dalla Polizia locale di Castelfidardo nel quale, assieme al colonnello Luigi Ciccarelli, ho parlato di bullismo e cyberbullismo e delle conseguenze causate da questo fenomeno che ha, purtroppo a volte, portato anche al suicidio delle vittime che non sono riuscite a gestire la vergogna causata dall’essere stati denigrati, perseguitati attraverso i social – dice Russo -. Quest’ultima iniziativa tenutasi al cineteatro Astra di Castelfidardo ha dimostrato non solo l’altissima sensibilità di un’amministrazione attenta ai bisogni e alle fragilità dei giovani ma ha anche dato dei risultati più che soddisfacenti in quanto sono emerse moltissime testimonianza di vittime e carnefici che, a seguito del dialogo instaurato dal colonnello e da me con i ragazzi presenti, ha permesso a tutti di comprendere la sofferenza di chi subisce, ma anche di chi, con superficialità e non rendendosi conto delle gravità delle proprie azioni, pensava che fosse solo uno scherzo e che invece avrebbe potuto portare a conseguenze ben più gravi. Ricordiamoci che i giovani sono la nostra più importante risorsa e spesso vengono sottovalutati. Non bisogna mai arrendersi o pensare che sia inutile continuare a ribadire concetti che spesso consideriamo scontati. Dietro ad ogni bullo si nascondono debolezze, paure e spesso contesti familiari complicati».

Gli altri incontri

A settembre riprendono gli incontri e sarà sicuramente interessante poter incontrare, magari dice Russo, anche i genitori dei giovani al fine di sensibilizzare anche loro.

© riproduzione riservata