ANCONA – Hai più di 18 anni, sei uno studente, un professionista o un appassionato di cinema d’animazione? Ad aprile, ad Ancona, assieme all’animatrice Beatrice Pucci, ennesimo giovane talento marchigiano che vive fuori regione, prenderà il via un workshop di stop motion e costruzione pupazzi. Si tratta di un percorso di 28 ore che si snoda su due fine settimana 1-2 e 8-9 aprile, alla Mole Vanvitelliana di Ancona nei locali del Museo Tattile Statale Omero per un nuovo appuntamento di TU Tenerezze Urbane (il progetto di pratiche creative quotidiane ideato da Sabrina Maggiori) sviluppato attorno alla mostra Ecce Homo. L’evento si avvale della collaborazione dell’Assessorato alla Cultura del Comune Ancona, Museo Tattile Statale Omero, Festival Nottenera.
Beatrice Pucci nasce nel 1979 a Monte Pietralata, nel cuore dell’Appennino Marchigiano. Vive e lavora a Modena. Autrice di film indipendenti, il suo ultimo lavoro di animazione, “Soil is alive”, presentato al Festival Nottenera 2016 di Serra De’ Conti, ha partecipato a numerosi festival internazionali e nazionali fra cui i Nastri d’Argento per i cortometraggi animati; disegna per la rivista “Lo Straniero” e nel 2013 ha realizzato un inserto animato per il film “Tutto parla di te” di Alina Marazzi , interpretato da Charlotte Rampling e vincitore del premio Miglior Regista Emergente al Festival del Cinema di Roma.
Il workshop “Scolpire il movimento”, prevede l’acquisizione di competenze base, pratiche e teoriche, per la fabbricazione di un pupazzo destinato alla stop motion e per l’apprendimento della tecnica di regia frame by frame. La struttura del workshop prevede diverse fasi operative – la progettazione di un personaggio, la fabbricazione dello scheletro del pupazzo inn filo di alluminio e bioplastica modellabile, il rivestimento in gommapiuma lattice e stoffa, la ripresa frame by frame – che costituiranno le basi per un progetto collettivo di video animato.
La stop motion si avvale delle stesse caratteristiche tecniche di riproduzione del movimento dell’animazione tradizionale su carta, genera cioè il movimento attraverso tanti statici fotogrammi che, messi in successione tra loro, riproducono il movimento. La nota distintiva di questa tecnica è il movimento di un manufatto tridimensionale nello spazio. Questa forma d’arte racchiude nella sua poetica diverse competenze tecniche, pratiche materiche, narrative e digitali, che messe insieme creano la magia di un mondo immaginario possibile. Iscrizioni entro il 24 marzo info www.nottenera.it