SIROLO – La prossima estate sarà possibile sposarsi in spiaggia o nelle dimore storiche con rito civile. La Giunta ha approvato la delibera che prevede la celebrazione dei matrimoni sulle «spiagge del litorale sirolese, in ambito assentito a concessione demaniale a privati o tratti di spiaggia libera». Non solo. Sarà possibile sposarsi anche in «luoghi o immobili aperti all’esercizio pubblico, di particolare pregio turistico o artistico o architettonico o storico o ambientale, che siano nella disponibilità giuridica del Comune ed espressamente autorizzati dalla Giunta».
«Tante coppie ci hanno chiesto di sposarsi sulle spiagge o nei palazzi storici – spiega il sindaco Moreno Misiti – e abbiamo deciso di accogliere le loro richieste». Sono tanti i cittadini che si sono rivolti al Comune, in particolare i «turisti, anche stranieri, provenienti per lo più dai paesi del nord Europa come Germania e Norvegia». Sarà possibile sposarsi il secondo sabato del mese, al mattino dalle 10 alle 12 e il pomeriggio dalle 17 alle 19; oppure il primo e il terzo sabato del mese, al mattino dalle 10 alle 13. Non sono consentite deroghe di giornate e orari, ma eventuali altri giorni e orari potranno essere definiti e concordati con l’Ufficiale di Stato Civile.
Il Comune emanerà dunque un pubblico avviso rivolto ai concessionari di spiagge demaniali e ai proprietari di luoghi di pregio storico o artistico, muniti di regolare concessione ovvero dell’autorizzazione all’esercizio pubblico, per raccogliere le loro proposte. I proprietari dovranno indicare la porzione degli spazi di cui sono titolari e in cui si svolgeranno i matrimoni, non inferiore a 25 mq, preventivamente individuata in apposita cartografia, da allegare alla domanda di adesione. Successivamente gli uffici comunali redigeranno un apposito elenco dei siti dove sarà possibile celebrare il rito nuziale civile, con valore giuridico, che sarà sottoposto all’approvazione della Giunta ad integrazione del regolamento per la celebrazione di matrimoni civili. Inoltre come si legge dalla delibera, la Giunta ha stabilito che «il tratto di spiaggia o il luogo aperto o immobile nel quale si svolgerà il rito nuziale deve risultare preventivamente definito, avere carattere duraturo, deve essere destinato per il tempo necessario esclusivamente all’attività amministrativa che sottende il rito nuziale e dunque sottratto alla fruizione da parte di altri soggetti».
Sposarsi in spiaggia o nelle dimore storiche, costerà 300 euro per i residenti e mille euro per i non residenti. A questo costo si dovranno aggiungere il deposito di una cauzione (200 euro), a garanzia della rimozione e della pulizia nei termini fissati, delle spiagge libere; e il pagamento all’ufficio demanio (20 euro) per le sole spese di istruttoria, fermo restando che nulla è dovuto per l’occupazione temporanea di spiaggia libera demaniale e fermo restando l’obbligo di acquisire l’atto autorizzatorio. Il pagamento dovrà avvenire almeno dieci giorni prima la data del matrimonio. La Giunta ha anche stabilito che, al concessionario o proprietario che aderirà all’iniziativa e che dovrà stipulare con il Comune un contratto di comodato di durata quinquennale, nulla è dovuto da parte del Comune e degli sposi.