Ancona-Osimo

Abuso di alcool e droga. Ad Ancona 36 daspo e chiusura di alcuni locali. Il punto con il questore Capocasa

Da novembre ad oggi, ecco i risultati dei controlli della questura di Ancona. Sono tanti gli episodi di violenza e di vandalismo che si sono verificati nel centro storico anconetano

Immagine di repertorio (Adobe Stock)

ANCONA- «Sono sempre più numerosi i giovani che fanno uso di sostanze alcoliche e stupefacenti e, come testimonia la comunità scientifica, si comincia sempre prima. Quella dell’aperitivo è ormai per molti una consuetudine che ha preso piede anche tra i più giovani, che al calare della sera, prendono d’assalto bar, chioschi e  locali a caccia di cocktail e” Shottini”, ad alta gradazione alcolica. Il problema è che molti non si limitano a “ bere qualcosa”, ma cercano lo sballo alcolico, che a volte li porta direttamente al coma etilico ed in ogni caso provoca in loro danni psico- fisici, nonché problemi di ordine pubblico nelle strade, con schiamazzi, vandalismi, litigi e risse».

Così il Questore Capocasa racconta il disagio sociale che ha toccato i più giovani e che, dal mese di novembre, palesa effetti e conseguenze gravi. Sono stati 36 i daspo – divieti di accesso alle aree urbane – disposti da Capocasa dal suo insediamento ad oggi. Provvedimenti emessi su istruttoria della Divisione Anticrimine, volti a colpire quelle condotte di violenza, che mettono in pericolo l’ordine e la sicurezza pubblica cittadina. Molti degli episodi sanzionati, che hanno più destato allarme sociale, sono stati causati dall’abuso di alcool, che rende adolescenti, giovani, ma anche adulti, aggressivi e incapaci di frenare comportamenti antisociali.

Inoltre la Squadra amministrativa e di sicurezza della Divisione PAS, su indicazione del sig. Questore di Ancona, è da mesi impegnata nell’espletamento di servizi tesi a contrastare il fenomeno dell’abuso di alcool, soprattutto tra giovani. Nell’ambito di tali controlli, nel corso del 2021 veniva chiuso ex art. 100 TULPS dal Questore di Ancona un noto bar ritrovo di giovani dove una sedicenne, dopo aver assunto sostanze alcooliche servitele dal barista, aveva perso i sensi ed era stata accompagnata in codice rosso per coma etilico, al nosocomio di Torrette di Ancona, e lì ricoverata in prognosi riservata presso il reparto di rianimazione.

Successivamente è stato chiuso un locale del lungomare di Senigallia, sempre dal Questore di Ancona ex art 100 TULPS. I titolari erano stati contravvenzionati per avere consentito la somministrazione, all’interno della loro struttura, di alcool a due ragazze minorenni che in particolare, avevano consumato un vodka-lemon ed un Jagermeister con redbull, vodka gradazione alcoolica pari a 40%, Jagermeister gradazione alcolica 35%, sedendosi ad un tavolo del suddetto locale, senza che i titolari facessero alcunché per impedire ciò e dissuadere le giovani.

Dopo qualche mese in piazza Cavour una minorenne veniva riaffidata ai genitori dopo che era stata controllata dalla Polizia amministrativa mentre, ubriaca, beveva una birra acquistata presso un vicino negozio di generi alimentari.

Nel marzo di quest’anno veniva chiuso ex art 100 un noto locale del porto di Ancona poichè il titolare, assente, aveva consentito che due avventori, già ubriachi, continuassero a bere. Uno dei due, poco dopo, colpiva il suo amico con pugni e calci. L’azione di inaudita violenza, procurava gravissime lesioni alla vittima successivamente soccorsa da personale medico del 118 ed accompagnata al nosocomio di Torrette di Ancona in prognosi riservata, con urgente necessità di visite specialistiche neurologiche, oculistiche e maxillo-facciali. I controlli sono stati estesi ai negozi di generi alimentari che vendono alcolici a ragazzi che poi si recano a frequentare i locali della movida.

Il Questore Capocasa: «È necessario contrastare sul nascere, con una incisiva campagna di informazione e di monitoraggio sulle fasce d’età più a rischio, le conseguenze cagionevoli che l’uso prolungato di alcool e droghe possono produrre, generando malattie respiratorie e la degenerazione violenta del disagio giovanile».

Una “risposta di sistema” che coinvolga le Istituzioni, le Forze dell’ordine, la Scuola ed il terzo settore, che, sinergicamente e congiuntamente, attuino nelle scuole, importanti momenti di formazione ed informazione sui danni alla salute, alla capacità di apprendimento e più in generale, all’armonico sviluppo psico-fisico e sociale, derivante dall’uso prolungato, continuativo di sostanze alcooliche e/o psicotrope, fenomeno ormai dilagante già nella fascia d’età 12-18 anni. Un’azione a tutto campo anche nelle discoteche e nei locali notturni, non solo repressiva, ma soprattutto di prevenzione. Formazione sempre più qualificata per gli addetti alla sicurezza e del personale dedicato alla somministrazione di bevande alcooliche, anche sul fronte psicologico e comunicativo, la conoscenza delle lingue straniere, valutando l’inserimento di stage o apprendistato nei locali prima di conseguire l’abilitazione finale. Controlli sempre più severi all’ingresso dei locali pubblici per precludere l’accesso a persone già in stato di ebbrezza e monitoraggio delle toilette per evitare scambio di droghe, verifiche mirate a riscontrare se viene richiesto il documento di identità prima di vendere alcoolici ai ragazzi».

Dallo scorso 8 aprile la Questura di Ancona sta distribuendo negli Istituti Scolastici, e nei centri di aggregazione giovanile del capoluogo e dell’intera provincia, delle brochure appositamente ideate con l’Ufficio Scolastico Regionale delle Marche e la Confartigianato per contrastare il disagio giovanile, legato anche all’abuso di alcool e stupefacenti, al motto di “AmiAMO La Vita non bruciAMO la Gioventù”