ANCONA – Soluzioni fisiologiche inoculate al posto del vaccino contro il Covid-19, la Procura ha chiuso le indagini su Sergio Costantini, il medico di Falconara. Il professionista era finito in una indagine della squadra mobile, coordinata dalla Procura, nella primavera scorsa. Alcuni suoi pazienti si erano rivolti infatti alla polizia per il comportamento tenuto dal professionista perché si rifiutava di rilasciare la documentazione attestante l’avvenuta vaccinazione. Il medico non era stato chiaro nemmeno sul tipo di vaccino inoculato e sulle date del richiamo.
Dagli accertamenti della polizia era emerso che Costantini, invece di somministrare ai suoi pazienti il vaccino Pfizer Biontech, consegnatogli dall’Asur Marche, avrebbe somministrato semplice soluzione fisiologica. La motivazione che lo aveva spinto al gesto era stata «mi pressavano, volevo accontentare le loro richieste».
Costantini, che è stato poi sospeso dal servizio (e ancora lo è) aveva circa 2.500 mutuati.
Le vaccinazioni fittizie sarebbero state eseguite sia nell’ambulatorio del medico sia a domicilio dei pazienti. Tra i finti vaccinati figurerebbero non solo anziani, ma anche persone più giovani, e fra loro anche un 40enne. Pazienti che al tempo non avevano ancora diritto al vaccino.
La chiusura indagine è stata firmata e notificata nei giorni scorsi al medico e al suo avvocato. Ora il dottore rischia il processo. Contestati i reati di peculato, per aver indirizzato almeno una fialetta Pfizer a persone che non ne avevano diritto, falso ideologico per il rilascio di quattro certificazioni di vaccino inoculato ad altrettanti pazienti a cui avrebbe invece somministrato una fisiologica, e anche il reato 340 del codice penale, interruzione di un pubblico servizio in relazione al fatto di aver turbato l’andamento della campagna vaccinale. Era il 22 aprile scorso quando emerse il caso, con la perquisizione in ambulatorio, a Falconara, da parte della squadra mobile della polizia che si era attivata a seguito di due denunce fatte da due pazienti che si erano insospettiti perché dopo la prima dose il dottore non aveva fissato loro la data della seconda. Da poco era partita la prima ondata della campagna vaccinale anti pandemica per gli anziani.
La Procura contesta almeno 56 pazienti beffati a cui il medico avrebbe inoculato acqua facendo credere loro di fare il vaccino vero. A non tutti però aveva rilasciato la certificazione. Inizialmente era stata contestata anche l’accusa di lesioni.