ANCONA – «Sta ripartendo forte la campagna vaccinale: ieri abbiamo somministrato più di 12mila vaccini, numeri che iniziano ad essere molto elevati e importanti e che preludono all’efficienza di una macchina che sta riprendendo ai massimi livelli». Sono le parole del presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli. Il governatore, a margine dell’inaugurazione all’ospedale regionale di Torrette di Ancona del reparto di Psichiatria in Transizione, parlando con i giornalisti ha fatto il punto sulla campagna vaccinale nelle Marche anche in vista dell’apertura alla fascia 5-11 anni dopo l’ok dell’Aifa (agenzia per il farmaco) arrivato ieri.
I dati sulle vaccinazioni nelle Marche
Nelle Marche solo nella giornata di ieri sono state somministrate 12.742 dosi di vaccino (dato al primo dicembre) contro le 5.239 del 3 novembre (852 al primo novembre giorno festivo e 3.970 del 2 novembre). Insomma un incremento esponenziale se si considerano i numeri di un mese fa.
Con l’avvio delle vaccinazioni anche nella fascia pediatrica della popolazione, quella dai 5 agli 11 anni che dovrebbe partire a ridosso del Natale, Acquaroli ha escluso l’organizzazione di un hub vaccinale pediatrico, ed ha spiegato che «in questo momento è fondamentale l’azione del richiamo e mettere in sicurezza quella parte della popolazione che avendo fatto il vaccino tanti mesi fa rischia di aver perso l’immunizzazione».
Negli ospedali infatti i ricoveri correlati al Covid sono soprattutto legati a pazienti anziani, in fasce d’età elevate, tra i primi ad essere stati vaccinati, dopo i sanitari, tra gennaio e febbraio scorso, una fascia di popolazione che occorre coprire con la terza dose, visto che dopo 6 mesi la copertura contro il virus perde la sua efficacia.
Inoltre sulla vaccinazione 5-11 anni ha sottolineato che «come sempre la nostra regione si adegua all’indirizzo del Ministero e del Cts (comitato tecnico scientifico, ndr)» e sentirà anche «l’orientamento delle aziende ospedaliere». La campagna vaccinale in questa fascia dovrebbe dunque snodarsi tra hub vaccinali di popolazione, pediatri e punti vaccinali ospedalieri.
Sentito sulla possibilità di adottare una ordinanza per disporre l’obbligo della mascherina all’aperto sul territorio regionale, Acquaroli è tornato a ribadire che è in corso una valutazione in merito, come aveva annunciato già nei giorni scorsi. «La valutazione (sull’ordinanza, ndr) è sempre in corso». «In questi giorni – osserva – l’onda pandemica è praticamente sempre in crescita, le ospedalizzazioni stanno aumentando mediamente di 2 o 3 unità al giorno: stiamo cercando di capire anche quello che sarà, e se ci sarà, un intervento da parte del Governo centrale e quello che sarà un po’ l’orientamento generale. Chiaro che in questa fase bisogna sempre fare la massima attenzione, al di là di quelli che sono gli indirizzi specifici e le azioni messe in campo in via ufficiale».
Il governatore è tornato a raccomandare ai marchigiani la «massima attenzione», una linea prudenziale fondata sulle «solite accortezze a cui ormai ci siamo abituati» (mascherine, distanziamento interpersonale e igiene mani), ma non ha escluso la possibilità di un provvedimento: «Faremo l’ordinanza per la mascherina anche all’aperto se sarà necessario e se anche i nostri uffici lo riterranno utile» ha detto, facendo riferimento al fatto che nella giornata di ieri alla guida del Dipartimento Salute e dell’Ars si è insediato il dottor Armando Gozzini.