ANCONA – Presentata la summer school “Living with earthquakes. A strategic plan for earthquake prone regions” che si terrà ad Amandola dal 25 luglio al 1° agosto 2018. Si tratta di un’intensa settimana che offrirà agli studenti di architettura e di ingegneria un’opportunità unica per lavorare con colleghi di paesi diversi e di differenti discipline su un tema molto complesso e di grande attualità, in una zona sismica storica come quella dell’Appennino marchigiano. Alla presentazione di questa mattina, giovedì 26 aprile, sono intervenuti il Rettore Sauro Longhi, il sindaco di Amandola Adolfo Marinangeli, per il Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile e di Architettura Dicae (dipartimento di eccellenza) Stefano Lenci e il coordinatore della summer school Antonello Alici.
Architetti, ingegneri, geologi e storici dell’arte si incontreranno ad Amandola per studiare gli effetti del recente sisma sul suo centro storico. Il tema specifico sarà il complesso conventuale di San Francesco, in vista del suo restauro e consolidamento.
Gli studi sul campo comprenderanno la visita alla vicina Ascoli Piceno e uno specifico lavoro sugli archivi di Amandola conservati nell’Archivio di Stato di Ascoli Piceno. Il programma dei lavori prevede l’analisi dell’attività sismica e lo studio delle tecniche per mitigarne le conseguenze, lo studio di principi e strumenti per la conservazione del tessuto storico a partire dalla documentazione archivistica. L’esperienza della summer school si concluderà con una mostra e con la pubblicazione dei lavori.
Una Summer School intitolata “The culture of the city” promossa da Univpm opera dal 2014, con sede ad Ancona, e coinvolge cinque università europee. Negli anni l’attenzione si è focalizzata in particolare sulla relazione perduta della città contemporanea con il centro storico e con il mare e ha attinto alla lunga tradizione dello studio-tour di artisti e architetti ispirati alla città storica.
Il programma della Summer School ad Amandola parte dal convegno di Cambridge “Living with Earthquakes” del 24 e 25 ottobre 2017, dove si è discusso dei recenti terremoti che hanno colpito le regioni appenniniche, causando distruzione e danneggiamento su larga scala e procurando una drammatica eredità culturale. Questa Summer School fa quindi parte di una più ampia iniziativa di ricerca che cerca un dialogo tra le scienze (ingegneria sismica, geotecnica, edilizia, scienze dei materiali) e le discipline umanistiche (Filosofia, Sociologia, Architettura e studi urbani, storia dell’arte e architettura, geografia e Media e comunicazione).
La summer school è stata inclusa nel programma di attività del dipartimento DICEA che ha, per questo, messo a disposizione n. 10 premi di euro 500 euro per i dieci migliori studenti candidati.
Università partecipanti:
Università di Cambridge
Università Politecnica delle Marche, Ancona
Politecnico di Torino
Tampere University of Technology
Royal Institute of Technology Stoccolma
Die Bauhaus-Universität Weimar
École nationale supérieure d’architecture di Clermont-Ferrand
Scuola di architettura di Granada
Università di Liverpool, Centro per l’architettura e le arti visive
Gli interessati devono inviare la propria candidatura con curriculum vitae e una lettere di motivazioni (tutto il lingua inglese) all’indirizzo cultureofcity@gmail.com. La scadenza è prorogata al 30 maggio 2018.
Il programma e tutte le informazioni sono disponibili sul sito https://thecultureofthecit.wixsite.com/cultureofthecity