Ancona-Osimo

Ad Ancona approda il festival cinematografico “KA – Nuovo immaginario migrante”

Film d’autore, incontri, corti animati, artworks e ospiti internazionali animeranno la seconda edizione della rassegna dedicata al tema delle migrazioni, che si svolgerà alla Mole Vanvitelliana. Ecco il programma

ANCONA – Torna nelle Marche il festival “KA – Nuovo immaginario migrante”, la rassegna cinematografica dedicata al tema delle frontiere e delle migrazioni. Dopo la prima edizione che si è svolta l’anno scorso a Jesi e a Senigallia, quest’estate KA approda sul mare, ad Ancona dal 20 al 29 giugno, con un bagaglio di corti (d’animazione e non) e lungometraggi (una prima nazionale), 5 incontri con ospiti nazionali e internazionali, 2 produzioni artwork site-specific, una presentazione di libri (KAbook), una sezione educativa (eduKA) rivolta ai giovani e sviluppata attorno al linguaggio del cinema d’animazione.

“KA – Nuovo immaginario migrante” è nato nel 2018 grazie al programma MigrArti Cinema del MibACT, ed è promosso dall’associazione culturale PepeLab. Ne firmano la direzione artistica Valeria Bochi, Sabrina Maggiori ed Evelyn Puerini. KA è lo spirito dell’eterna erranza, una rappresentazione mitica presente in diverse culture africane che ne simboleggia il movimento nello spazio e nel tempo. L’erranza oggi è la quotidianità, presente e passata, volontaria o forzata, di molte persone che si muovono lungo le rotte migratorie per abitare altri spazi diversi da quelli di origine. Il tema della seconda edizione è Frontiere, scelto poiché confini e frontiere sono, nel discorso pubblico e nel vissuto dei corpi di chi migra, il tema nodale su cui si confrontano e si scontrano idee di società e di umanità profondamente diverse.

Dopo essere stato anticipato il 10 giugno scorso, da una serata-evento dedicata agli immaginari giovanili, il festival cinematografico si svolgerà alla Mole nei giorni 20, 27, 28, 29 giugno. Tutti gli appuntamenti sono ad ingresso gratuito, fino ad esaurimento posti.

«Ancona è felice di ospitare e sostenere il festival KA-  sottolinea l’assessore alla Cultura e al Turismo Paolo Marasca  perché non è un festival banale, ma mette in gioco nuovi linguaggi e nuovi paesaggi per conoscere meglio noi stessi e gli altri. In un tempo come il nostro non servono frasi retoriche, buoni propositi, demagogie, ma due cose: risposte concrete da un lato (e questo è il compito anche delle Amministrazioni) e immaginari diversi, che ci facciano uscire dagli stereotipi e dalla semplice  “interpretazione del bisogno”. Questo è il compito della cultura».

Pone l’accento sul valore etico e sociale del festival l’assessore alle Politiche sociali Emma Capogrossi: «Ancona è una delle città che per prime hanno aderito al sistema di protezione dei rifugiati e richiedenti asilo. Abbiamo tuttora progetti attivi nell’accoglienza in ambito nazionale, rivolti ad adulti e minori, tra i quali Ancona città d’Asilo. Aderiamo anche quest’anno alla Giornata Mondiale del Rifugiato (20 giugno) e lo facciamo con una mostra fotografica perché le immagini – come quelle cinematografiche che il festival KA farà conoscere nei prossimi giorni- toccano le emozioni arrivando alle coscienze più di tante parole e offrendo uno sguardo diverso e veritiero. L’accoglienza per noi resta un valore irrinunciabile, così come l’integrazione su cui lavoriamo costantemente mettendo in campo politiche mirate».

Per Un Figlio

Il cartellone prende il via giovedì 20 giugno ore 21 alla Mole, Canalone Spanditori – Arena Cinema (in caso di pioggia, La Mole presso Auditorium O. Tamburi), in occasione della ricorrenza della Giornata Mondiale del Rifugiato istituita dalle Nazioni Unite per sensibilizzare l’opinione pubblica sulle condizioni di milioni di persone in fuga dai propri paesi.

La serata è realizzata in collaborazione con Cineteca di Bologna, Archivio Memorie Migranti, Ass. Amici Di Giana, Fondazione Pianoterra Onlus e Premio Mutti. Alla presenza del giovane autore, il regista italo-srilankese Suranga Deshapriya Katugampala, saranno proiettati il cortometraggio “La Consegna” (Italia, 2017), premiato a Venezia Film Festival (MigrArti) nel settembre 2017 e prodotto da Okta Film, e il lungometraggio d’esordio “Per un figlio” (Italia, 2016), considerato dalla critica una tappa fondamentale per il riconoscimento culturale e artistico degli italiani di seconda generazione, realizzato con il sostegno Premio Mutti-AMM dedicato a registi migranti residenti in Italia. Ospiti della serata, introdotta dalla giornalista Simona Marini, saranno inoltre Enrica Serrani della Cineteca di Bologna, Laura Traversi presidente dell’Associazione Amici di Giana, Amedeo Siragusa della Fondazione Pianoterra.

Anote’s Ark

Giovedì 27 giugno, alle ore 21 alla Mole, Canalone Spanditori – Arena Cinema (in caso di pioggia, Ridotto Teatro delle Muse), Ka propone un doppio evento in collaborazione con CinemAmbiente di Torino: l’incontro con Marirosa Iannelli, presidente del W.G.O. (Water Grabbing Observatory, un osservatorio italiano sui temi di sicurezza e accaparramento idrico), specializzata in cooperazione internazionale e water management, ricercatrice presso la London School of Economics, e la proiezione di “Anote’s Ark” (Canada, 2018). Si tratta di un lungometraggio del regista canadese Matthieu Rytz, selezionato in concorso al Sundance Film Festival 2018, che racconta gli effetti dei cambiamenti climatici nell’arcipelago di Kiribati, in Oceania. Il film intreccia due storie toccanti: quelle di Anote Tong, presidente dell’isola che fa di tutto per salvare la sua nazione, e di Sermary, una giovane madre che deve decidere se lasciare l’unica cultura che conosce e migrare verso una nuova vita in Nuova Zelanda.

Venerdì 28 giugno, alle ore 21 alla Mole, Canalone Spanditori – Arena Cinema (in caso di pioggia, Ridotto Teatro delle Muse), appuntamento con “Benzine” (Emirati Arabi Uniti, 2017) della regista tunisina Sarra Abidi, per una proiezione in prima nazionale con sottotitoli in italiano a cura di KA Nuovo Immaginario Migrante. Il film ci fa conoscere l’altra faccia dell’immigrazione, la sofferenza estrema di genitori e parenti che rimangono nei villaggi, una famiglia il cui figlio di 19 anni ha lasciato la sua casa, a insaputa dei genitori, per imbarcarsi con un gommone verso le coste italiane. Un film toccante, che ha ottenuto il Prix IMA – Tv5Monde per l’opera prima alla prima edizione del Festival del Cinema Arabo di Parigi organizzato dall’IMA, l’Istituto del Mondo Arabo di Parigi. Ospite della serata saranno Tareke Brhane, presidente del Comitato 3 Ottobre – organizzazione nata all’indomani del naufragio di Lampedusa del 3 ottobre 2013 – e la regista Sarra Abidi con un contributo video.

Due gli appuntamenti della serata finale del festival KA, sabato 29 giugno. Alle ore 19 c’è “KAbook” alla Mole Foyer Auditorium O. Tamburi, con la presentazione del libro “La legge del mare. Cronache dei soccorsi nel Mediterraneo” della scrittrice e giornalista Annalisa Camilli alla presenza dell’autrice e di Valentina Giuliodori, attivista dell’Ambasciata dei diritti Marche.

Il libro è un viaggio accorato e avvincente sulle rotte dei migranti, sulle navi che li soccorrono, dentro le storie dei protagonisti e nel cuore della fabbrica di false notizie che alimentano la retorica anti-ONG, partendo dalla storia di Josefa, donna camerunense salvata dalla nave Open Arms nel luglio 2018, e dalla strumentalizzazione della foto delle sue unghie smaltate di rosso.

Alle ore 21 alla Mole, Canalone Spanditori – Arena Cinema (in caso di pioggia, Ridotto Teatro delle Muse), ancora Annalisa Camilli e Valentina Giuliodori sono le ospiti di una serata incentrata sulla proiezione di “Iuventa” (Italia, Germania, 2018) del regista Michele Cinque: il film documentario segue per oltre un anno i protagonisti della ONG tedesca Jugend Rettet, dalla prima missione nel Mediterraneo al sequestro della nave avvenuto nell’agosto 2017 nel porto di Lampedusa con l’accusa di aver favorito l’immigrazione clandestina. Il documentario attraversa la vita sulla barca, le speranze e i timori dei ragazzi della ONG, il ritrovamento dei barconi, l’imbarco dei naufraghi, l’incontro con la morte.

Due eventi “site-specific” di arte urbana arricchiscono e prolungano il cartellone del festival Ka in una apposita sezione “ArtWorks”. Dal 26 al 29 giugno, il collettivo Guerrilla Spam espone gigantografie e manifesti alla Mole, presso il Canalone Spanditori e nel Foyer Auditorium O. Tamburi, in collaborazione con USB Gallery: nell’artwork “Afferrare il sole in bilico su di una sfera saltando la corda” convivono una serie di personaggi, oggetti e simboli appartenenti a mondi distanti. Sono disegni immaginati da bambini e famiglie provenienti da Nigeria, Ghana, Gambia, Niger, Iraq, Marocco, Siria e Italia e rielaborati poi dagli artisti con uno stile semplice, ironico e fantasioso.

Dal 26 giugno al 31 luglio, Spiaggiabonetti a Portonovo di Ancona accoglie la mostra di poster “Frontiere” di Lisa Gelli e Nicola Alessandrini, una riflessione visiva sulle frontiere e su chi le attraversa. Nic+Lisa (Nicola Alessandrini e Lisa Gelli) sono due artisti attivi da vari anni sulla scena artistica nazionale e internazionale, sia con esposizioni in gallerie d’arte che con la produzione di opere murarie pubbliche. Grazie alla collaborazione con la Libreria Fogola, il festival Ka proporrà ai visitatori, tutti i giorni della rassegna, una selezione tematica di libri.