Ancona-Osimo

Ad Ancona cresce la popolazione. Mancinelli: «Dati positivi, continuiamo a lavorare»

Sono stati resi noti i dati demografici elaborati dalla direzione Scales del Comune dorico. Non si è fatto attendere anche il commento del primo cittadino anconetano proprio in relazione a quanto emerso

Valeria Mancinelli
Valeria Mancinelli, sindaco di Ancona

ANCONA- I dati pubblicati dal Comune di Ancona, attraverso la direzione Scales (Stato civile, anagrafe, leva, elettorale, statistica), lasciano emergere una ventata d’ottimismo per il presente e per il futuro. La popolazione sta vivendo una fase di incremento attestandosi a 100.547 unità (quasi ai livelli del 2016) confermando l’età media delle donne a 49 anni – parametro 2020 – e quella degli uomini a 45. Positivo anche il dato legato ai nascituri nell’ultimo anno, 673, in aumento rispetto ai 647 (2019) e 646 (2018). Up per le convivenze, down per le unioni civili, così in aumento c’è anche il numero dei matrimoni civili (addirittura il triplo di quelli religiosi). Statisticamente le famiglie toccano quota 47.820 (20.000 circa quelle con un solo componente).

Non si è fatto attendere il commento del Sindaco di Ancona Valeria Mancinelli: «Non cadiamo nell’errore di dare un enfasi particolare al dato, dei piccoli cambiamenti non possono determinare una tendenza. Diciamo che fa piacere il dato sui nascituri che va in controtendenza con la situazione a cui stiamo assistendo in tutta Europa. È senza dubbio un punto importante a cui dobbiamo dare seguito sotto tutti i punti di vista».

E ancora: «La nostra serietà dobbiamo dimostrarla sempre e nel tempo. Solo attraverso questo riusciremo ad ottenere credibilità nei confronti dei cittadini che restano la nostra cartina tornasole. È un dato positivo, non esaltiamoci, e continuiamo a lavorare».

I NUMERI NEL DETTAGLIO

Come detto in apertura il dato degli anconetani al 31 dicembre 2020 era di 100.547 (in aumento rispetto ai 100.512 dell’anno precedente). Diminuiscono le donne (da 52.209 a 52.099) ma restano comunque più numerose degli uomini (48.448). Felicità nella lettura dei parametri sugli ultracentenari transitati dai 16 del 2016 ai 47 del 2020 (lontano ancora il record del 2013 con 230). 927, invece, i soggetti che sono entrati nella maggiore età. Diminuzione per gli ultrasessantacinquenni che da 26.428 (2019) diventano 25.274 (2020).

Dicevamo precedentemente del tasso di natalità. Il numero dei nati nel 2020, 673, è in crescita rispetto ai 647 (2019) e 646 (2018). All’interno del novero vanno registrati 511 nati italiani e 162 nati stranieri. I deceduti, invece, passano dai 1.127 (2019) a 1.255 (2020). Saldo naturale tra nati e morti sempre negativo (-671).

Diminuisce il numero dei minori, 14.540 e all’interno vanno registrati i minori italiani (11.910 in calo rispetto al passato) e gli stranieri (2630 anche qui in diminuzione). Diminuzione anche per i matrimoni, sia civili che religiosi, soprattutto per questi ultimi. Nel totale di 126 celebrazioni emergono 96 funzioni civili e 30 religiose. Le convivenze fanno un balzo avanti aumentando da 53 (2019) e 84.

Il totale delle famiglie passa da 47.144 (2019) a 47.820 (2020) ma quelle composte da un solo individuo sono 19.974 (in aumento rispetto al passato). Aumentano anche i nuclei familiari numerosi: quelli con 5 componenti raggiungono quota 1.393; 378 quelle con 6 componenti; 105 quelle da 7 componenti, 44 da 8 componenti; 14 da 9 componenti e 16 in tutto quelle che hanno da 10 componenti in su.

Continuano a diminuire rispetto al passato, le nuove iscrizioni anagrafiche che passano dalle 2.836 del 2018 alle 2.446 del 2020. Lo scorso anno gli immigrati provenienti dall’estero sono stati 697 (745 nel 2019); le nuove iscrizioni da altri comuni sono state 1.749 contro le 1.980 del 2019.

Capitolo a parte lo meritano gli stranieri. Quelli residenti in città si attestano a 14.642 (2020) rispetto ai 14.418 (2019). La comunità straniera più rappresentata in città continua ad essere quella rumena che incrementa ancora di più la propria presenza raggiungendo le le 2.848 unità. Stesso trend anche per gli originari del Bangladesh che passano dai 1.780 del 2018 ai 2.144 del 2020; mentre diminuiscono gli albanesi dai 1.425 del 2018 a 1.355 del 2020.