ANCONA – È l’avvio della “rivoluzione digitale”, sulla spinta dalla Commissione europea e sostenuta dall’Europarlamento che ora, dopo anni di battaglie e ritardi, arriva finalmente a compimento. Arrivano, infatti, buone notizie per chi viaggia all’interno dell’Unione Europea: da qualche giorno sono stati aboliti i sovrapprezzi per il roaming telefonico. D’ora in avanti, le telefonate, gli sms, l’utilizzo dei dati, effettuati da uno qualsiasi dei 28 paesi dell’Unione Europea (più, a seguire, Norvegia, Liechtenstein e Islanda, ma non Svizzera) non prevedono più costi aggiuntivi, ma ogni utilizzo di traffico dati è detratto dal pacchetto del piano tariffario nazionale, quindi scalato dal proprio forfait o credito.
Insomma, non si correrà più il rischio di vedersi addebitare fatture esorbitanti, ma si potrà utilizzare lo smartphone in libertà, come se ci si trovasse nel proprio paese di origine.
«Gli utenti dovrebbero aver già ricevuto sms informativi di tale novità da ciascun gestore, e comunque, all’attraversamento della frontiera italiana verso un paese Ue continueranno a ricevere messaggi di avviso del passaggio alla navigazione in roaming – spiegano gli operatori dell’Adiconsum Marche -, anche se ciò non comporterà più addebiti aggiuntivi. Il messaggio ricorderà agli utenti anche la politica di utilizzo corretto del roaming applicata dal proprio operatore».
Infatti, gli operatori possono rilevare un abuso nel momento in cui verificano che l’utilizzo del roaming registri un consumo superiore a quello che l’utente effettua nel proprio paese. In questo caso i gestori debbono avvertire l’utente che se persiste tale pratica provvederanno ad applicare un sovrapprezzo al consumo in roaming.
Inoltre, se in patria si dispone di traffico dati mobili illimitato o di tariffe molto convenienti, l’operatore potrebbe applicare un limite di salvaguardia all’uso dei dati in roaming ed avvisarlo non appena la soglia viene raggiunta. Oltre tale soglia è comunque possibile continuare ad uttilizzare il roaming, ma dietro pagamento di un leggero sovrapprezzo.
Gli elementi chiave sono la residenza, ma anche il legame stabile con il proprio paese, tenuto conto anche di chi lavora o studia all’estero. Gli operatori non faranno pagare alcuna tariffa di roaming per 4 mesi (e fino a un massimo di ulteriori 14 giorni); oltre questa soglia allerteranno i clienti e potranno imporre tariffe supplementari. L’obiettivo è quello di ridurre al minimo il rischio di abusi, ovvero che qualcuno approfitti di tariffe estere vantaggiose nel proprio paese di residenza.
«Si tratta di un importante traguardo nell’abolizione delle frontiere, che consente di viaggiare in tutta Europa senza il pensiero dei diversi costi e addebiti, per sé e per i familiari in Italia, all’arrivo su ogni suolo straniero», spiega l’Adiconsum Marche.
“Realizzato nell’ambito del programma generale d’intervento della regione Marche con l’utilizzo dei fondi del Ministero dello Sviluppo Economico- ripartizione 2015. “-Intervento n. 8