FALCONARA- La Regione Marche cerca un socio privato di maggioranza per Aerdorica, la società che gestisce l’aeroporto delle Marche. L’annuncio è stato pubblicato sul sito di Aerdorica nella sezione “Gare e appalti” ed è volto ad informare tutti i soggetti eventualmente interessati della possibilità di effettuare una “due diligence” (dovuta diligenza) sui dati societari, previa sottoscrizione di un patto di riservatezza e divieto di divulgazione delle informazioni. Dunque, i soggetti interessati potranno accedere ai dati per valutare l’attività e le eventuali condizioni di fattibilità dell’operazione economica. Successivamente, potranno presentare la manifestazione di interesse per diventare socio di maggioranza.
La Regione Marche, tramite Aerdorica spa, esprime «ferma volontà di individuare un socio privato di maggioranza per la società gestore dell’Aeroporto per garantire, secondo criteri imprenditoriali di natura privatistica, lo svolgimento di un servizio pubblico essenziale e di prioritaria importanza per l’intero territorio marchigiano».
Già nel novembre 2017 era uscito il bando di gara per individuare il socio privato di maggioranza ma nonostante le due manifestazioni di interesse, alla fine la gara era andata deserta. Con il rischio di fallimento dietro l’angolo, nessun privato si era mostrato realmente interessato all’acquisizione del 51% di Aerdorica per rilanciare il Sanzio.
Intanto i lavoratori continuano a restare senza stipendio, le mensilità arretrate sono tre. Ieri (mercoledì) la Commissione regionale d’inchiesta Aerdorica ha ascoltato le preoccupazioni dei lavoratori dell’aeroporto. «La richiesta dei sindacati è stata quella di poter utilizzare i soldi destinati al funzionamento e agli investimenti per l’area cargo per il pagamento degli stipendi- afferma Sandro Zaffiri, presidente della commissione d’inchiesta e capogruppo Lega-. Invito la Giunta regionale a programmare il futuro di questi lavoratori, garantendo loro, non soltanto la possibilità di percepire gli arretrati, ma anche di poter sperare in una occupazione stabile e duratura. Niente alibi è il tempo di metterci la faccia, evitando di scaricare sui tempi della Magistratura le responsabilità proprie per una gestione fallimentare della società che gestisce lo scalo».
«La Regione pensa di salvare l’aeroporto con continue iniezioni di soldi pubblici, aspettando dall’Europa l’improbabile autorizzazione a trasferimenti di denaro (occorrevano 21 milioni di euro, ora sembra ne servano 26), soldi pubblici che non saranno mai restituiti. Cioè aiuti di Stato, che l’Unione Europea non consente- commenta Carlo Ciccioli, portavoce regionale Fratelli D’Italia-. Aerdorica è morta, non si capisce se per incompetenza assoluta o per problemi di immagine non può essere fatta fallire; solo così al contrario può essere messa sul mercato dal Giudice senza debiti e l’aeroporto fatto ripartire. O si fa subito, ed è già molto tardi, o l’aeroporto regionale scompare per sempre perchè riavviare l’attività dopo una prolungata chiusura sarà impossibile».