ANCONA- Aerdorica è salva. Quest’oggi (8 luglio), il Tribunale di Ancona ha emesso il decreto di omologazione del concordato. Il controllo di verifica della fattibilità giuridica ed economica ha avuto esito positivo. Dopo due anni e mezzo la procedura di salvataggio della società che gestisce il Sanzio è chiusa. Soddisfatto il presidente della Regione Marche, Luca Ceriscioli.
«È un grande giorno per la nostra regione. Un’infrastruttura strategica che ritorna ad avere una prospettiva piena di sviluppo che poggia su un solido piano di ristrutturazione. L’aeroporto ora guarda al futuro con grande fiducia» commenta il governatore delle Marche che ricorda quanto il procedimento sia stato lungo e complesso.
«Abbiamo lavorato a ritmo serrato fin dall’inizio. Abbiamo ereditato una gestione che aveva portato a circa 40 milioni di euro di debiti e siamo riusciti in una grande operazione di risanamento».
Ora l’ultimo passaggio è l‘ingresso di Njord Partners, tramite la controllata Njord Andreanna, come socio di maggioranza della società di gestione dell’Aeroporto delle Marche. Ceriscioli passa poi ai ringraziamenti.
«Ringrazio il Consiglio regionale che ci ha sempre creduto mettendo a disposizione le risorse approvando un finanziamento da 25 milioni di euro, la Commissione europea, che ha assentito all’aiuto di Stato, per la prima volta per un aeroporto italiano in una misura veramente importante ed il privato che ha deciso di investire 15 milioni di euro senza i quali non ci sarebbe stato un salvataggio né un futuro di crescita e sviluppo. Siamo pronti per la crescita dell’aeroporto, tanti voli garantiti sia per i passeggeri che per il cargo, oggi importante per tutte le imprese. L’aeroporto è una infrastruttura vitale per una economia che oggi guarda al mondo. Con questo passaggio si tutelano anche i posti di lavoro; noi continueremo comunque a concentrare il nostro impegno sugli strumenti che servono per raggiungere l’obiettivo di salvaguardare, il più possibile, i livelli occupazionali».
La Filt CGIL Marche ritiene positiva l’omologa del concordato per Aerdorica. «Finalmente si apre una nuova fase per lo scalo marchigiano che prelude ad uno sviluppo vero- afferma Valeria Talevi, segretaria generale Filt Cgil Marche-. Ora, attraverso la Regione e l’amministratore unico è possibile sviluppare quel progetto di rete di impresa che consentirà una proficua utilizzazione del personale dello scalo evitando gli esuberi ed attuando il piano di risanamento UE comunque alternativo all’outsourcing. A questo si deve aggiungere una forte spinta a trovare nuovi vettori e nuove rotte che rendono lo scalo competitivo alla pari di altri scali italiani. La Filt CGIL Marche è stata sempre convinta che bisogna spingere sulla leva commerciale e non sulla riduzione del costo del lavoro».
Torniamo indietro di oltre due anni. È il 27 dicembre 2016 quando la Procura della Repubblica di Ancona deposita in Tribunale, l’istanza di fallimento contro Aerdorica S.p.A. La società che gestisce il Sanzio è sommersa da oltre 40 milioni di debiti accumulati negli anni. Il 27 marzo 2017, la Giunta Regione delle Marche delibera un’iniezione di 21 milioni di euro per salvare e rilanciare l’infrastruttura, somma che però dovrà passare al vaglio della Commissione Europea per decidere se si tratti o meno di aiuti di stato. Ad inizio 2018 i sindacati e l’A.U. di Aerdorica Federica Massei firmano l’accordo per il contratto di solidarietà della durata di 18 mesi a partire dal 1 febbraio: i costi operativi si riducono tagliando di oltre 1,4 milioni di euro le spese per il personale. Il contratto di solidarietà in scadenza il 31 luglio 2019 prevede 29 esuberi. Il 14 febbraio 2018 Aerdorica deposita presso il Tribunale fallimentare di Ancona, la richiesta di concordato preventivo. La società presenta quindi il piano economico per scongiurare il fallimento che prevede, oltre ai 20 milioni di euro di ricapitalizzazione da parte della Regione e l’ingresso di un socio provato di maggioranza, anche un aumento di passeggeri da 400mila a circa 650mila e il taglio del costo del lavoro di circa 1,4 milioni di euro per ridurre le spese.
Dopo una prima gara andata deserta nel dicembre 2017, a novembre 2018 viene pubblicato un nuovo bando per trovare un socio privato di maggioranza che dovrà mettere sul piatto 15 milioni di euro, cifra che permetterà alla stessa Regione Marche di fare un aumento di capitale di 25 milioni di euro, dopo la relativa autorizzazione della Commissione Europea. Il vincitore è l’unico ad aver avanzato un’offerta: il fondo inglese Njord Parteners. Il 22 febbraio 2019 arriva da parte dell’Ue l’ok agli aiuti di stato per il salvataggio di Aerdorica. Ad aprile l’A.U. Federica Massei si dimette, al suo posto subentra l’ing. Carmine Bassetti. Oggi il Tribunale Fallimentare di Ancona ha emesso il decreto di omologazione del concordato. Ora Aerdorica avrà 60 giorni di tempo per pagare i creditori privilegiati e Njord Partners entrerà come socio di maggioranza della società di gestione dell’Aeroporto delle Marche.