FALCONARA- Dopo mesi di trattative, chiusa la procedura di mobilità per 29 dipendenti di Aerdorica. Quest’oggi (17 gennaio) è stato firmato l’accordo tra l’amministratore unico della società che gestisce l’Aeroporto delle Marche, Federica Massei, e i sindacati per l’applicazione del contratto di solidarietà: saranno ridotti i costi operativi tagliando di 1,5 milioni di euro le spese per il personale. L’accordo, rivisto in qualche dettaglio su richiesta dei rappresentanti dei lavoratori, prevede l’applicazione del contratto di solidarietà ad ore con una media per tutti i lavoratori del 40% e interesserà 83 dipendenti su 96, realizzando così un risparmio di circa 900 mila euro all’anno ai quali si aggiungono risparmi pari a circa 500 mila euro derivanti dal taglio delle indennità, la riduzione degli straordinari e l’applicazione della flessibilità. La solidarietà partirà dal 1 febbraio e durerà 18 mesi. L’intesa verrà ufficializzata il 22 gennaio presso la Regione Marche con l’assessorato al lavoro per la chiusura della procedura di mobilità.
Soddisfatti i tre segretari di Filt Cgil, Valeria Talevi, Fit Cisl, Roberto Ascani e Uil Trasporti, Giorgio Andreani. «Siamo soddisfatti dal risultato raggiunto. Speriamo di aver messo un punto alla vertenza Aerdorica e che da ora in avanti si possa parlare di sviluppo e rilancio dello scalo marchigiano» dichiara Roberto Ascani, segretario generale della Fit Cisl Marche.
L’accordo è stato siglato a ridosso del 25 gennaio, data in cui il Tribunale di Ancona si dovrà pronunciare sulla richiesta di fallimento di Aerdorica avanzata dalla Procura. Si attende inoltre la decisione della Commissione Europea in merito all’aumento di capitale da 20 milioni di euro da parte della Regione, per stabilire se si tratti o meno di aiuto di Stato. L’auspicio dei sindacati è che questo ulteriore atto rivolto all’attuazione del piano di risanamento contribuisca alla ricapitalizzazione di 20 milioni di euro necessari per evitare il fallimento e la perdita dei posti di lavoro.
«Aspettiamo di conoscere le decisioni del Tribunale e della Commissione Europea. Una volta sciolta la prognosi, sarà inevitabile parlare di sviluppo e di tutte le iniziative che vanno in tal senso» afferma Ascani