FALCONARA- «La sicurezza dei passeggeri in aeroporto è a rischio in quanto i mezzi utilizzati presentano guasti e criticità varie». È questa la situazione che denuncia l’avvocato Corrado Canafoglia, il legale di 48 dipendenti di Aerdorica che si sono rivolti all’Unione Nazionale Consumatori. Foto e segnalazioni alla mano, questa mattina (7 giugno) ha convocato una conferenza stampa per discutere di eventuali azioni legali. La prima mossa sarà depositare lunedì prossimo, una richiesta di incontro ufficiale con il presidente della Regione Luca Ceriscioli (quale rappresentante legale del socio pubblico di maggioranza) per capire e partecipare al progetto di salvataggio di Aerdorica e di sviluppo dell’aeroporto delle Marche, infrastruttura importante per l’imprenditoria marchigiana. Se non ci dovesse essere il confronto, l’avvocato Canafoglia è pronto a presentare un esposto in Procura.
«Siamo pronti a costituirci parte civile in tutti i processi penali che ci saranno per quella che è la gestione di decenni di questo aeroporto- dichiara il legale-. Da anni assistiamo ad annunci di investitori esteri che arrivano e poi fuggono a gambe levate, a programmi strabilianti solo sulla carta, a continui e ingenti iniezioni di denaro pubblico dalla Regione nell’aeroporto che però non hanno prodotto alcun risultato concreto; a spese incomprensibili, ad indagini penali ed alla commissione d’inchiesta della Regione, ad un susseguirsi di manager esterni o provenienti dalla Regione senza però ottenere alcun risultato utile di bilancio. Possibile che all’interno della Regione nessuno si sia chiesto come potesse entrare questo fiume di denaro? Perché nessuno ha controllato? Per Aerdorica sta avvenendo come per Banca Marche».
I dipendenti sono esausti per una situazione che va avanti da troppi anni. «Da anni sono vittime di continui tagli agli stipendi, hanno turni spezzati, sono stanchi di lavorare in un ambiente dove ci sono mezzi poco sicuri per loro e per i passeggeri. Sono stanchi di non vedere un progetto. Non ce la fanno più per questo si sono dati degli obiettivi riportati nel documento che hanno sottoscritto e condiviso».
I lavoratori sollevano la questione sicurezza documentata con delle foto e segnalazioni inviate alla società che gestisce il Sanzio. «I mezzi hanno il sistema frenante malfunzionante, il tergicristallo di un minibus che accompagna i passeggeri dal terminal all’aereo è rotto, pertanto un cartello avvisa il personale a non utilizzarlo in caso di pioggia. Lo pneumatico del mezzo scala è consumato al punto che si riesce a vedere la tela; il radiatore di un mezzo è buco, in un altro c’è perdita di gasolio, in un altro ancora è staccato il tubo dell’acqua.
In un minibus la leva del cambio è rotta ed entrano solo la seconda e la quarta; un mezzo non parte perché ha la batteria scarica, un altro ha un problema con l’acceleratore mentre in un altro non si può mettere la retromarcia, la scala per far salire i passeggeri in aereo non funziona. Ci sono anche infiltrazioni d’acqua dai soffitti. I problemi di manutenzione sono evidenti- riferisce Canafoglia mostrando la documentazione-. Inoltre, i simulatori di volo sono costati moltissimo e sono stati messi un hangar senza mai essere stati utilizzati. Abbiamo un servizio di bird control, che permette agli aerei in decollo ed in atterraggio di evitare di imbattersi in stormi di uccelli che viene effettuato a singhiozzo».
Segnalazioni di guasti e anomalie effettuate dai dipendenti negli ultimi mesi ma che, secondo quando riportato dal legale, non sarebbero stati riparati. «Tutto questo è grave per la sicurezza dei passeggeri e degli aerei».
Canafoglia tiene a ribadire che i lavori non intendono ostacolare le trattative ma farne parte. «Ieri sera ho ricevuto la chiamata di una sindacalista che mi invitava a non fare questa conferenza stampa senza sapere il contenuto. È stata una cosa spiacevole. I sindacalisti oggi sarebbero dovuti essere al nostro fianco, invece non ci sono» afferma il difensore.
Ci sarebbero due investitori interessati ad acquisire le quote di maggioranza di Aerdorica: uno è un gruppo spagnolo, l’altro inglese. Proprio lunedì scorso è atterrato al Sanzio con un volo Ryanair per parlare con l’amministratore unico Federica Massei. «È vero che sono state comprate piante per ricevere i potenziali investitori?- domanda l’avvocato Canafoglia-. Vogliamo sapere chi compra ed essere al tavolo delle trattative. Se mai dovesse arrivare qualcuno vogliamo capire qual è il suo piano industriale». «Qui l’unico piano industriale è togliere soldi ai dipendenti» commenta un lavoratore.
I 96 dipendenti di Aerdorica non ricevono lo stipendio da tre mesi, senza considerare le retribuzioni di dicembre e gennaio congelate per via del concordato. Il 14 giugno scadono i tempi per la richiesta di concordato e sempre entro il 14 deve arrivare la proposta irrevocabile di acquisto dei privati. Nel caso in cui arrivasse, si sbloccherebbero i 20 milioni di euro di ricapitalizzazione deliberati dalla Regione ma al vaglio dell’Ue, in quanto non si tratterebbe più di aiuti di Stato.