ANCONA- Aerdorica è stata ricapitalizzata. L’assemblea dei soci di oggi, lunedì 29 luglio, ha ratificato l’ingresso di Njord Partners, tramite la controllata Njord Adreanna, quale azionista di maggioranza con il 91,5% del capitale e la conseguente privatizzazione dell’azienda. La Regione Marche deterrà le azioni rimanenti. L’Assemblea degli Azionisti ha approvato un aumento di capitale di 40 milioni di euro necessario per coprire le perdite dell’aeroporto.
«È un grande giorno per le Marche. Dopo anni di duro lavoro restituiamo alla comunità una infrastruttura fondamentale per il tessuto socio-economico della nostra regione. Con l’assemblea di oggi è entrata nuova linfa vitale per il futuro di Aerdorica. La Regione ha effettuato un aumento di capitale di oltre 25 milioni di euro, che hanno già avuto il via libera dell’Ue e che serviranno ad attuare il piano concordatario, ai quali si aggiungono i 15 milioni di euro del socio privato. Risorse che serviranno per rilanciare lo scalo, aumentare i voli, farlo funzionare appieno- commenta il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli-. Un risultato storico che attendevamo da 4 anni. Abbiamo sempre lavorato con la ferma decisione di salvare l’aeroporto.
Era una missione impossibile, cosi l’avevamo definita, per tutte le difficoltà che comportava il salvataggio di una impresa alle condizioni in cui era Aerdorica: 40 milioni di debiti, necessità della autorizzazione della Commissione Ue, il tribunale fallimentare. Insomma tanti aspetti da tenere insieme. Ce l’abbiamo fatta, ora si volta pagina, per dare pieno sviluppo a questa infrastruttura strategica che porterà posti di lavoro, e consentirà nuove opportunità per il turismo e l’economia. Si disegna così un futuro diverso, dove l’aeroporto in un mondo che è sempre più connesso, reciterà un ruolo da assoluto protagonista. Grazie a tutti».
Il prossimo passo sarà nominare il nuovo Consiglio di Amministrazione che sarà composto dal CEO di Aerdorica Carmine Bassetti, dal nuovo Presidente Hamish de Run e dagli altri consiglieri in rappresentanza di Njord Partners Anna Mellgren Fletcher e Arvid Trolle, mentre la Regione Marche designerà un proprio rappresentante.
«Siamo molto soddisfatti che si siano concluse tutte le procedure per la privatizzazione e ora possiamo concentrarci sullo sviluppo dell’infrastruttura aeroportuale e sul miglioramento dell’esperienza dei passeggeri» afferma il nuovo Presidente Hamish de Run.
«Njord Partners è impegnata a rendere l’Aeroporto delle Marche un punto di riferimento della Regione credendo nel forte potenziale dello scalo come volano di crescita per le attività economiche e per il turismo. Vogliamo procedere con decisione in questa direzione ma siamo consapevoli che ci vorrà del tempo» dichiara Arvid Trolle.
«Intendiamo procedere passo dopo passo nel rilancio dell’Aeroporto delle Marche, in collaborazione con le istituzioni locali e con le rappresentanze del territorio per sviluppare la rete dei nostri collegamenti aerei. Il nostro obiettivo è di arrivare a raggiungere un milione di passeggeri entro quattro anni con il sostegno delle linee aeree già nostre partner – Lufthansa, Ryanair e easyJet – e di ulteriori nuovi operatori» sostiene Anna Mellgren Fletcher.
Njord Partners è una Società di investimenti con sede a Londra. La controllata Njord Adreanna si era aggiudicata la procedura di selezione del socio privato per rilanciare l’aeroporto dalla situazione di dissesto in cui si trova. Il voto favorevole dei creditori e la successiva omologa del Tribunale di Ancona hanno reso possibile la positiva conclusione del percorso. In questa fase, fa sapere in una nota Njord Partners, «l’attenzione è concentrata a fornire ad Aerdorica le risorse necessarie per dare piena continuità alle attività aeroportuali e affrontare con successo la stagione estiva. Il passo successivo sarà indirizzare gli investimenti per migliorare e rivitalizzare le strutture aeroportuali in modo da portare lo scalo a raggiungere standard di livello europeo. Il focus sul traffico merci sarà un ulteriore punto molto importante della strategia di rilancio, essendo l’Aeroporto delle Marche l’unico scalo dell’Italia centrale sulla costa Adriatica in grado di offrire questo servizio».
Il capogruppo della Lega Sandro Zaffiri invita a non abbassare la guardia. «Occorre archiviare al più presto l’euforia della partita di andata, cioè dopo aver incassato il risultato del salvataggio, ottenuto grazie ai soldi dell’intera comunità marchigiana, per concentrarsi esclusivamente sulla sfida finale. Una sfida che va affrontata tenendo conto delle nuove difficoltà che, in alcuni casi, stanno emergendo in questi giorni e, in altri, sono note da tempo. Mi riferisco, in particolare, alla situazione del personale dichiarato in esubero, rispetto al quale, se non dovesse essere possibile il mantenimento del posto di lavoro, vanno trovate soluzioni di adeguato ricollocamento e rispettose della professionalità acquisita- afferma Zaffiri-.
Altro nodo da sciogliere al più presto è quello relativo al piano industriale. Fin dai tempi in cui si parlava soltanto ipoteticamente di nuovi investitori la Lega sosteneva che l’eventuale ingresso avrebbe dovuto essere accompagnato da un piano industriale serio e minuzioso nella descrizione dei rapporti costi/benefici. A quanto pare, però, questo aspetto viene ritenuto, da più parti, come un affare di esclusivo interesse privato, facendo venir improvvisamente meno il ruolo e la valenza pubblica dello scalo».
Zaffiri prosegue. «Infine, andrebbe fatta chiarezza sull’intero pacchetto di clausole e accordi di privatizzazione, affinché l’operazione, nel lungo periodo, non rappresenti soltanto un contenitore di vantaggi e profitti per la nuova proprietà, ma possa portare ad uno scalo attivo e funzionante a servizio di tutta la comunità marchigiana».