ANCONA – Uno strumento utile per la tutela dei minori è l’affido familiare e il Comune di Ancona ha aderito, in qualità di partner, al progetto “Formazione dei volontari di rete sull’attività di comunicazione, per un’indagine di ricerca e proposta di nuove prassi per l’affido familiare, da condividere in ambito regionale”, proposto dal Coordinamento regionale delle Associazioni di Famiglie affidatarie che operano nelle province di Ancona, Macerata, Fermo, con capofila “Ecco Tuo Figlio” di Ancona. Partner del progetto sono: Associazione Famiglie per l’Accoglienza sede di Ancona, La Goccia onlus di Macerata, Mondo Minore Onlus Capodarco di Fermo, Associazione Un tetto di Senigallia, Asura Area Vasta 2.
Questo progetto di rete prevede diverse fasi operative, tra cui la formazione dei volontari delle associazioni, la somministrazione di questionari rivolti alla cittadinanza per la rilevazione della conoscenza e percezione sulla tematica dell’affido e la realizzazione di un convegno finale in cui verranno presentati i risultati della ricerca alla presenza delle autorità locali.
Questa iniziativa si inserisce tra le azioni che l’amministrazione sta svolgendo ormai da anni per la promozione, sensibilizzazione e formazione di un territorio aperto alla cultura dell’affidamento familiare, nella consapevolezza che possa essere una risposta significativa e di crescita sia per la famiglia di origine che per la famiglia affidataria.
Nel 2018, ad Ancona, gli affidi sono stati 60, mentre nel 2019 se ne sono contati 66, di cui 9 appoggi, 38 etero familiari tra diurni e a tempo pieno e 19 a parenti.
Nelle Marche, nel 2018, gli affidi erano 463, di cui 163 affidi a parenti della famiglia di origine e 296 etero familiari.
«Le fragilità sono aumentate – dichiara l’assessore alle Politiche Sociali, Emma Capogrossi – ed è cresciuto anche il numero degli affidi, grazie alle famiglie affidatarie disponibili e alle associazioni che promuovono questo utile strumento. La tutela dei minori è al centro dei compiti istituzionali e siamo consapevoli della necessità di creare collaborazioni per avviare e potenziare le azioni di tutela dei minori, in particolare il diritto a crescere in una famiglia. Siamo perciò riconoscenti alle associazioni per il loro impegno sul territorio e per questo progetto che permetterà di trovare nuove famiglie e persone disponibili».
«L’affido familiare è una risorsa importante, umana, economica e sociale – hanno evidenziato Silvano Piccinini e Anna Pia Saccomandi dell’associazione “Ecco tuo figlio” – e confidiamo di raggiungere e coinvolgere nuovi volontari attraverso questo progetto che è stato finanziato dal Centro Servizi Volontariato Marche».
La prima fase del progetto, dunque, riguarda la specifica formazione dei volontari delle associazioni su materie inerenti: tecniche di comunicazione e valorizzazione sull’affido familiare, saper fare un discorso efficace, superare il giudizio del pubblico (19 gennaio a Macerata e 26 gennaio ad Ancona, con la docente Cristina Gregori); lavoro su se stessi (autostima, gestione dell’ansia, positività, valorizzazione dei propri pensieri e convinzioni) con il docente Filippo Sabattini (9 febbraio a Macerata); l’affido come opportunità per tutti i soggetti coinvolti e come appartenenza alla comunità (cura e sostegno dei legami tra persone) con la docente Simona Cardinaletti (16 febbraio ad Ancona).
Le lezioni si svolgeranno dalle 9 alle 13.
La seconda fase è legata ad un’attività di indagine-ricerca: i volontari di rete, adeguatamente formati, distribuiranno un questionario sul territorio delle province di Ancona, Macerata e Fermo, per verificare qual è la conoscenza del fenomeno affido. La diffusione del questionario alle famiglie avverrà sia in forma cartacea che tramite siti internet, mailing-list, Google Moduli, etc. La formazione, la distribuzione/raccolta e l’elaborazione dei questionari dureranno da gennaio a giugno 2020.
Infine sarà organizzato un convegno ad Ancona (terza fase), utilizzando le informazioni ottenute con l’indagine-ricerca, con l’obiettivo di strutturare future campagne informative e corsi di formazione specifici e offrire linee d’indirizzo ai tavoli tecnici e politici dedicati.