ANCONA – Il sindacato Ugl è sul piede di guerra dopo l’aggressione all’agente di Polizia Locale avvenuta ieri sera, 6 aprile, ad Ancona in Corso Mazzini intorno alle 19:30. L’agente, un funzionario 30enne era di pattuglia con due colleghi per il controllo sul rispetto delle misure restrittive imposte per limitare la diffusione del Coronavirus quando davanti alle 13 Cannelle si è imbattuto in un uomo extra comunitario senza fissa dimora intento a maltrattare un cane. Gli agenti si sono avvicinati per identificare l’uomo che però ha dato subito in escandescenza e ha aggredito l’agente fratturandogli un dito. Il vigile, portato al Pronto Soccorso di Torrette, ha una prognosi di 30 giorni.
Un episodio che ha suscitato le ire del sindacato di Polizia Locale Ugl che torna nuovamente a chiedere al Comando di Ancona di dotare gli agenti di strumenti di difesa e di puntare sulla formazione in tecniche di autodifesa per tutelare gli uomini della Polizia Locale nell’ambito dell’espletamento del loro servizio.
«In 20 mesi ad Ancona ci sono state 3 aggressioni e un atto intimidatorio, un triste primato» lamenta il segretario regionale Ugl Vincenzo Marino che minaccia una nuova denuncia ad Asur e Prefetto, mentre al vaglio c’è anche la possibilità di un esposto in Procura.
Sulla questione infatti il sindacato aveva già acceso i riflettori denunciando all’Asur «le mancanze e responsabilità di chi è preposto alla tutela e prevenzione», ma «alla luce di quanto accaduto ieri – precisa Marino – sembrerebbe che mandare allo sbaraglio, a mani nude uomini e donne in divisa al Comando di Polizia Locale senza nessuno strumento di autodifesa come taser o pistola, né formazione specifica sia una costante. Il Comandante in tutto questo cosa fa, oltre a mettere in ferie forzate il 60% degli operatori?».