FALCONARA MARITTIMA – Al via oggi (23 novembre) la sesta edizione della rassegna Basta!, organizzata dall’assessorato alla Cultura fino al 29 novembre per sensibilizzare i cittadini sulla violenza di genere, in occasione della giornata mondiale contro la violenza sulle donne che si celebra il 25 novembre. Uno dei protagonisti sarà il filosofo Diego Fusaro che, sarà a Falconara, giovedì 28 alle 17.30 per un incontro pubblico. Al Centro Pergoli parlerà di “Emancipazione della donna, emancipazione della società”.
Classe 1983, docente e autore di un blog personale (www.diegofusaro.com), Diego Fusaro è noto al grande pubblico per essere spesso ospite di talk show televisivi, cura rubriche di filosofia per quotidiani cartacei e online, è autore di libri, pubblicazioni e progetti che spaziano dalla politica all’arte. «Abbiamo deciso di invitare Diego Fusaro perché ha un linguaggio molto attuale e coinvolgente – dice il sindaco Stefania Signorini – è stato a Falconara anche tre anni fa per un incontro pubblico, che ha confermato la sua capacità di conquistare anche i giovani».
Ad aprire la rassegna Basta! sarà, oggi a partire dalle 17.30, l’inaugurazione della mostra Vololibero contro la violenza sulle donne, che sarà allestita dall’associazione Agape di Ancona al Cart del Centro Pergoli. In esposizione, farfalle dipinte da 36 artisti e dagli studenti della scuola media Donatello di Ancona. Al progetto hanno aderito anche i ragazzi di un centro diurno di Camerino, che hanno inviato 15 opere. «La farfalla è il simbolo della donna – scrive l’associazione Agape – e questa mostra vuole sensibilizzare i visitatori, ribadire che, in qualsiasi parte del mondo, sia la violenza fisica che quella psicologica sono da condannare come violenza sulla persona».
La mostra resterà aperta oggi dalle 17.30 alle 20, domani dalle 16 alle 20 e lunedì dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 20. Il 28 novembre sarà la volta dell’appuntamento con Diego Fusaro, mentre il 29 dalle 15.30 alle 18.30 sempre il Centro Pergoli ospiterà una Maratona di lettura in biblioteca dal titolo “150 minuti X 150 donne”. Il 150 è simbolico, perché è il numero di donne che, in base alla media degli ultimi anni, resta vittima di femminicidio ogni anno in Italia. In 150 minuti chi vorrà partecipare alla maratona leggerà alcuni brani, selezionati dal personale della biblioteca o dai partecipanti stessi, in una staffetta che ha lo scopo di far riflettere sul tema della violenza sulle donne.