ANCONA – Sorpresa, un anconetano all’Eredità, su Rai1. A tentare la fortuna, sul game quiz della rete ammiraglia, è il 20enne Alfonso Sabbia. Le puntate sono state registrate poche settimane fa, a fine febbraio: «È stata una bellissima esperienza», dice lui, raggiunto al telefono da CentroPagina.it.
«Ho deciso di partecipare perché mi interessava provare il gioco. Quando lo vedevo da casa, provavo sempre a rispondere e anche con la ghigliottina devo dire che me la cavavo abbastanza bene. Così, quando c’è stata l’occasione, ho pensato che potesse essere anche una vetrina per mettermi in mostra – dice – dato che studio recitazione e vorrei diventare attore. Dire a tutta Italia di avere il sogno della recitazione non cambierà certamente nulla, ma non si sa mai», riflette.
La prima puntata con Alfonso è andata in onda ieri (11 marzo), alle 18.45. Lo rivedremo sicuramente oggi (12 marzo) e poi forse domani (13 marzo). Ieri, Sabbia è arrivato alla sfida dei cento secondi, il penultimo gioco prima della ghigliottina. Per il giovane, che abita verso Porta Santo Stefano, sopra il rione Adriatico, è la prima volta in tv: «Il conduttore Marco Liorni? Una persona squisita, molto alla mano, coinvolgente sia con il pubblico che con noi concorrenti. C’è stato modo di scambiare qualche battuta nelle varie pause tra un gioco e l’altro».
Nato a Vico Equense (in provincia di Napoli), ma cresciuto ad Ancona, Alfonso sta provando a inseguire il suo sogno: «Dopo aver frequentato il Classico Rinaldini (indirizzo musicale), mi sono trasferito a Roma. Vivere e studiare in una grande città come la Capitale è sempre stato il mio obiettivo, volevo cambiare aria. Ho deciso di intraprendere il percorso attoriale e ora studio all’Accademia dei Bardi e da Cinemando di Martina Meo. Come l’hanno presa in famiglia? Da parte dei miei genitori, c’è stata un po’ di titubanza nel sostenermi. Non perché non ci credessero, quanto piuttosto per una questione pragmatica, legata alla paura di intraprendere una strada che potrebbe darti tanto ma anche non darti niente. Li comprendo, ma ora stanno diventando i miei primi fan».
Intanto, è anche sul set di un nuovo lavoro, di cui però – per ovvi motivi di riservatezza – non può dire nulla. «La mia passione per il cinema? Beh, in famiglia mi raccontano che quando ero all’asilo, a 4 anni, imitavo la Smorfia (con Massimo Troisi, Lello Arena, Enzo De Caro)». Insomma, il giovane s’ispira alla vita di Rino Gaetano e Domenico Modugno: «D’altronde, anche loro sono partita da Roma, senza avere niente».
Ma a livello artistico e attoriale, i suoi miti sono «Pierfrancesco Favino e Alessandro Borghi, da cui – sottolinea – provo a trarre le tecniche recitative». L’appuntamento, per rivedere Alfonso è o su RaiPlay (per la puntata dell’11), o oggi, in diretta differita su Rai1, dalle 18.45.