ANCONA E SIROLO – Ancora bagni vietati al Passetto zona Ascensore, a Pietralacroce zona Scalaccia e a Sirolo zona Bagni Da Peppe. Le ultime analisi effettuate dall’Arpam il 5 settembre sull’alga tossica Ostreopsis Ovata, purtroppo rilevano un peggioramento delle acque di balneazione. La concentrazione delle microalghe nelle acque di fondo supera il valore limite di 100.000 di cellule/litro infatti, nella zona dell’Ascensore del Passetto sono state rilevate 9.170.850 cellule/L in colonna d’acqua; 23.538 cellule/gr di macroalga; a Pietralacroce-Scalaccia 3.704.911 cellule/L in colonna d’acqua; 252.350 cellule/gr di macroalga; mentre a Sirolo zona Bagni Da Peppe 4.070.562 cellule/L in colonna d’acqua; 441.510 cellule/gr di macroalga. Pertanto, resta ancora in vigore il divieto di balneazione e si raccomanda di evitare il consumo di molluschi, pesci non eviscerati e di stazionare lungo la riva.
Anche Portonovo, zona Fortino Napoleonico, vede peggiorare la situazione delle acque. «Non sussistono ancora l’emergenza e il divieto di balneazione, ma c’è una fase di allerta» informa il Comune di Ancona. Anche a Numana, nella zona Hotel Fior di Mare, la notevole quantità di alga tossica ha fatto scattare l’allerta.
Oltre all’alga tossica, in tutto il litorale del Conero è in corso una notevole sciamatura dello ctenoforo Mnemiopsis Leidyi. Si tratta di un organismo simile alla medusa ma innocuo per l’uomo in quanto non urticante.
«Si tratta di organismi “alieni” in quanto originari delle coste atlantiche del continente americano giunti a noi tramite acque di zavorra delle navi- scrive l’Arpma Marche sul sito-. Sono bioluminescenti e di natura gelatinosa ,simili alle meduse, ed appartengono al phylum degli Ctenofori. Essi possono raggiungere le dimensioni di pochi centimetri, si cibano di zooplancton che catturano tramite organelli adesivi, e in questo periodo hanno determinato un fenomeno proliferativo che coinvolge tutta l’area marina che si estende dall’Istria fino alle coste marchigiane».