Il nuovo commissario per la Ricostruzione post Alluvione 2023 Fabrizio Curcio, che ha sostituito il generale Francesco Paolo Figliuolo destinato ad altri incarichi, questa mattina, 14 gennaio, ha incontrato il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli a Palazzo Leopardi, sede del consiglio regionale ad Ancona.
Alla riunione di carattere tecnico erano presenti tra gli altri, anche l’assessore alla Protezione civile Stefano Aguzzi, il vicecommissario per l’Alluvione 2022 Stefano Babini, il dirigente della Protezione civile Stefano Stefoni e il prefetto di Ancona Maurizio Valiante. Due su tutte le priorità concordate a cui dare risposta: velocizzare l’erogazione degli indennizzi privati e garantire una ricostruzione, sia privata che pubblica, facendo tesoro delle esperienze maturate dopo il 2022.
«Ringraziamo il commissario Fabrizio Curcio per l’attenzione dedicata alla nostra regione e gli auguriamo un buon lavoro – ha detto Acquaroli – La sua esperienza passata alla guida della Protezione Civile lo ha portato ad affrontare già queste tematiche anche sul nostro territorio. L’incontro di oggi è stato proficuo per continuare nel lavoro già avviato dal commissario Figliuolo per fornire risposte rapide alle comunità colpite. Ricordiamo che nell’alluvione nel 2023 le Marche sono state colpite in alcune parti della nostra regione, in particolare nel pesarese e nel fermano. Da parte nostra prosegue la massima collaborazione con le strutture che stanno seguendo le istanze dei territori colpiti legate al ripristino dei danni e all’erogazione degli indennizzi. Il Governo Meloni continua a dimostrare vicinanza e una risposta importante e concreta per i territori che in questi anni sono stati duramente colpiti dalle emergenze. Un supporto imponente e senza precedenti a garantire la massima sicurezza di queste aree così fragili».
«La nomina è stata ufficializzata giovedì – ha spiegato Curcio -, e da subito ho ritenuto fondamentale essere presente sul territorio. Ieri sono stato in Emilia-Romagna e Toscana, e oggi nelle Marche, per un confronto approfondito con il presidente Acquaroli, che ringrazio per la rapidità con cui abbiamo potuto mettere a fuoco le questioni principali. È essenziale comprendere le esigenze locali in relazione all’impianto normativo che regola la gestione dell’alluvione, valutando se ci siano procedure da ottimizzare o criticità da affrontare con maggiore puntualità. Il cambio del commissario non rappresenta un cambio di direzione, ma piuttosto un’opportunità per migliorare dove necessario senza disperdere il lavoro fatto finora. In questa fase, con il Decreto Legge 61 a caratterizzare la gestione commissariale, abbiamo l’occasione di verificare se alcune attività devono proseguire nella direzione attuale o se sono necessarie modifiche per rispondere meglio alle esigenze sul campo. La Regione Marche, grazie alla sua esperienza maturata in occasione di altri eventi simili, si conferma come un interlocutore puntuale e competente nella definizione delle priorità operative. Questo primo confronto – ha concluso il commissario – è stato molto importante e ci permetterà, nei prossimi giorni, di approfondire ulteriormente sul territorio, valutando le situazioni specifiche e procedendo a un’analisi più tecnica».