CAMERANO – La Regione Marche ha presentato la richiesta danni alla Protezione civile per un totale di 37 milioni di euro relativamente alle infrastrutture comunali e 15 milioni in favore di cittadini e imprese. Sono stati individuati anche i comuni che avranno diritto al ristoro dei danni sul criterio dei 100 millilitri di pioggia caduti.
Il Comitato alluvione Marche commenta: «Il primo passo è stato fatto. In sede di incontro con i parlamentari abbiamo fatto notare che questa era la priorità per poter permettere ai parlamentari stessi di presentare l’emendamento. La prossima settimana avremo un incontro con la Regione. Intanto è andato bene appunto l’atteso incontro con i parlamentari marchigiani per chiedere loro di presentare in occasione della prossima legge finanziaria un emendamento a firma congiunta di tutti gli schieramenti politici. Ringraziamo i parlamentari che hanno risposto in massa, chi in presenza, chi online ed altri che si sono aggiunti all’ultimo minuto telefonicamente. Tutte figure di primissimo livello che ci hanno garantito la piena collaborazione. C’erano anche consiglieri regionali, assessori regionali, sindaci e consiglieri comunali dei vari comuni. C’è stata piena sintonia con tutti a tutti i livelli e siamo molto fiduciosi della riuscita del nostro progetto, ovvero quello di ottenere un emendamento in finanziaria con risorse da destinare al ristoro dei danni e alla messa in sicurezza del territorio. Quando la politica è veramente al servizio del cittadino, può fare cose veramente grandi. Ci auguriamo che questo sia uno di quei casi, le premesse ci sono tutte. È soltanto iniziato un lungo percorso ad ostacoli, ma il primo lo abbiamo saltato».
I danni a Camerano
Venerdì scorso (11 ottobre) alla riunione del Comitato alluvione Marche c’era anche il vicesindaco di Camerano Giacomo Marincioni che ha detto: «Dalla prima ricognizione dei danni inviata alla Regione Marche il 27 settembre i danni sul nostro territorio si aggirano sui 12,5 milioni di euro. Nello specifico 2 milioni di euro su abitazioni private e 71 famiglie, 8 milioni censiti su 41 aziende e 2,5 milioni di euro su beni di proprietà dell’Amministrazione comunale. E’ solo una prima stima e la cifra potrebbe salire ancora. Già nel prossimo Consiglio l’amministrazione varerà una variazione di bilancio pari a mezzo milione di euro per opere di somma urgenza. Una cifra che ci permetterà di intervenire sulla pulizia e manutenzione dei fossi e delle strade di nostra competenza, le operazioni di cura sul fiume Aspio, invece, dovranno essere effettuati dalla Regione che è l’ente che si occupa delle reti fluviali».
Il commento del presidente Latini
Il presidente del Consiglio regionale Dino Latini commenta: «Si stanno eseguendo gli sfalci lungo la statale 16 ma il materiale tagliato viene lasciato nei fossi di raccolta delle acque. Capisco che questa sia la disposizione, ma per i cittadini, specialmente quelli colpiti dall’alluvione, è difficile comprendere come questa sia una buona pratica per la regimazione delle acque e per la sicurezza del territorio. A pochi giorni dall’alluvione continuare così non è una buona soluzione».