Ancona-Osimo

Cri, Misercordia e MPA firmano l’accordo con la Regione per lo sblocco dei pagamenti. Manca solo l’Anpas

Dopo il corteo delle ambulanze che si è tenuto ad Ancona, oggi, in Prefettura il tentativo di mediazione per trovare un accordo tra Anpas Marche, Asur e Regione

La protesta delle ambulanze sino al Passetto
La protesta delle ambulanze sino al Passetto

ANCONA- Dopo il corteo delle ambulanze, oggi (10 luglio) in Prefettura ci sarà un nuovo tentativo di mediazione per trovare un accordo tra Anpas Marche, Asur e Regione. Mentre le associazioni Croce Rossa, Misericordia e MPA hanno firmato l’accordo con la Regione per lo sblocco dei pagamenti dei servizi di pubblica assistenza e soccorso, l’Anpas non ha accettato in quanto contraria alle nuove modalità di rendicontazione. L’Asur pagherà oltre due milioni e mezzo di euro per i servizi svolti dal 2013 al 2016.

«Abbiamo chiuso il 97% relativo alla vecchia partita, il restante 3% verrà erogato al termine della verifica delle singole fatture- spiegano dall’Asur-. Per la complessità dei servizi relativi all’area vasta 2 è stato istituito un gruppo di lavoro specifico tra associazione e Asur per la verifica delle relative rendicontazioni. Al momento si è concordato di pagare tutti gli importi delle fatture emesse relative al periodo 2013-2016. Si sta lavorando per consolidare le nuove modalità di erogazione del servizio ai cittadini senza penalizzare le stesse associazioni di volontariato per le quali riconosciamo il lavoro che svolgono ogni giorno per salvaguardare la salute dei cittadini».

La Regione spiega che «la situazione che si sta verificando sulla trattativa per i trasporti sanitari con le associazioni di volontariato ANPAS, Croce Rossa, Misericordie ed MPA vede una posizione assunta da ANPAS di non condivisione del nuovo modello organizzativo e gestionale previsto nella determina 675 /17 di Asur Marche. All’atto deliberativo si è pervenuti dopo numerose sedute del gruppo di lavoro a cui tutti i rappresentanti hanno partecipato e che solo in fase di chiusura, presso Regione Servizio Salute, ha visto l’atteggiamento di non condivisione da parte dei rappresentanti di Anpas Marche. L’Asur, nel lavoro svolto, ha raccolto le indicazioni regionali di trasparenza, semplificazione amministrativa ed ottimizzazione delle risorse, ha quindi rielaborato un percorso che acquisiva una parte delle modalità della precedente determina Asur  900/ 14 – ormai superata dal nuovo atto- attualizzando il modello organizzativo con un percorso di natura convenzionale tipico dei rapporti sanitari  con i privati accreditati e convenzionati. A questo processo amministrativo da parte di ANPAS si è ricorso nelle sedi competenti del tribunale amministrativo che ha rigettato l’istanza di sospensione fissando per ottobre la discussione nel merito dell’atto.».

L’Asur, dopo l’ultimo incontro del 6 luglio, si è detta disponibile a riprendere in considerazione «quanto stabilito nella DG ASUR 675/17 con particolare riferimento ai criteri ed alle modalità di rendicontazione. Tale criteri di rimborso saranno oggetto di monitoraggio, controllo e modifiche anche in riferimento alla fase transitoria per il periodo compreso tra il 1 gennaio 2018 e la data di adozione della nuova determina». Si attende l’esito dell’incontro con il Prefetto.