ANCONA – Cambiamenti climatici, comunità e Sindaci resilienti sono i macrotemi proposti da Anci Marche dei quali si è discusso alla Facoltà di Ingegneria dell’Università Politecnica delle Marche in occasione della 4’ edizione della Settimana Nazionale della Protezione Civile.
Alla presenza di Fabrizio Curcio Capo del Dipartimento della Protezione Civile, Anci Marche ha coinvolto direttamente gli studenti di oggi, professionisti di domani evidenziando al contempo, ancora una volta, il ruolo che il Sindaco svolge nel sistema di protezione civile ha messo in risalto la resilienza delle comunità locali e del cittadino, quale componenti attive e partecipative. Da questa premessa Valeria Mancinelli Presidente di Anci Marche ha introdotto i temi a cui sono seguiti gli interventi di Stefano Babini, Vice Commissario regionale, Gianluca Loffredo Sub Commissario alla Ricostruzione post sisma Centro Italia e il Magnifico Rettore dell’Università Politecnica delle Marche Gian Luca Gregori.
Interessante il contributo degli Ordini professionali competenti per gli Architetti la presidente Viviana Caravaggi, per gli Ingegneri il presidente Stefano Capannelli, per i Geologi il consigliere Marco Lo Corte.
Il rapporto sinergico e di ascolto reciproco con la comunità scientifica è stato evidenziato dagli interventi di 4 docenti universitari che, nei rispettivi ambiti di competenza, hanno rimarcato le criticità e gli aspetti da considerare sia in fase di pianificazione che di gestione dell’emergenza. Sono intervenuti Fausto Marincioni, Docente di Geografia Ambientale, Maurizio Brocchini, Docente di Idraulica, Stefano Lenci, Docente di Scienze delle Costruzioni e Mario Caroli Referente sanitario regionale emergenze sanitarie della Regione Marche
La seconda sessione è stata dedicata alla tavola rotonda con i sindaci dei Comuni di Ostra, Trecastelli, Pergola e Frontone, tra i più colpiti dall’alluvione del 15-16 settembre con Fabrizio Curci dopo il contributo del Prefetto di Ancona Darco Pellos. Nel confronto è stata ribadita l’importanza delle relazioni istituzionali e nel dibattito sulla prevenzione che troppo spesso viene proposto a seguito di una grande emergenza mentre dovrebbe essere al centro dell’agenda politica. «Al momento abbiamo 50 stati di emergenza aperti – ha ricordato Curcio confermando che troppo spesso si è in stato di rincorsa rispetto agli eventi – ma che il ruolo dei sindaci sul territorio, la loro lucidità nell’affrontare le situazioni e la fiducia di poter contribuire alla risoluzione dei problemi della loro comunità sono una grande leva». L’incontro è stato particolarmente dedicato agli studenti che si stanno preparando per diventare i futuri professionisti e amministratori.