ANCONA – Aggressione a sfondo omofobo, attimi di paura ad Ancona, dove una ragazza sarebbe stata colpita con un pugno al volto, perché – stando alle prime indiscrezioni – teneva per mano un’altra ragazza, una persona, cioè, del suo stesso sesso.
Attimi di terrore, ieri, in pieno centro, in corso Garibaldi. Erano da poco passate le 17, quando un ragazzino, in compagnia di una decina di amici, ha incrociato una coppia di ragazze. Le ha guardate insistentemente e ha poi iniziato ad insultarle perché si tenevano per mano. Ad avere la peggio, una ragazza di 16 anni.
Lei, capelli corti, con qualche ciocca colorata e una borsetta arcobaleno (simbolo della comunità lgbt+) sarebbe stata ricoperta di insulti omofobi tra lo stupore e l’incredulità della gente, per poi essere colpita con un pugno al viso.
Caduta violentemente a terra, la vittima dell’aggressione è stata immediatamente soccorsa dai Carabinieri, che, fortunatamente, erano nei paraggi, visto che si preparavano – insieme agli agenti della Polizia – a presidiare piazza Cavour, per una manifestazione programmata.
In una manciata di minuti, sul posto, sono giunte, oltre al Nucleo radiomobile dei Carabinieri di Ancona, anche le Volanti della Questura e un mezzo della Croce rossa, i cui sanitati hanno prestato le prime cure alla ragazza, trasportata poi al pronto soccorso dell’Ospedale regionale di Torrette, dove poi è stata raggiunta dalla madre.
L’episodio sembra avere quasi certamente uno sfondo omobilesbotransfobico. Il tutto è accaduto in pieno giorno, tra i molti passanti che, a quell’ora, affollavano il centro, interessato da alcune iniziative. All’arrivo dei Carabinieri, l’aggressore è stato individuato, fermato ed identificato. Si tratta di un 14enne anconetano (di origine africana) che, dopo l’accaduto, sghignazzava, pavoneggiandosi con la sua comitiva.
Sulla vicenda indagano i Carabinieri. Le indagini potrebbero subire una svolta più decisa qualora la vittima, insieme ai genitori (data la sua minore età), decidesse di sporgere regolare querela. Querela che invece verrebbe proposta d’ufficio nel caso di prognosi superiore a 20 giorni.