ANCONA – È un ragazzo normale, il campione mondiale al volteggio: umile, sorridente, gli occhi buoni, azzurri e bellissimi di chi ha il coraggio di guardare lontano nonostante la sua giovane età. Acerbo nella vita, forse, ma maturo nei modi e nei rapporti. A raccontarlo non ci si crederebbe che Tommaso Brugnami (Ascoli Piceno, 19 settembre 2006) è salito sul tetto del mondo a soli 17 anni. Per chi non lo sapesse, questo ragazzo ha persino conquistato il titolo di campione europeo al corpo libero e agli anelli.
Il piccolo Tommy – che sarà maggiorenne fra pochi mesi – sale le scale del Comune di Ancona scortato da mamma Silvana. Un umile campione d’oro, verrebbe da dire. Dietro di lui, Maurizio Urbinati, presidente dell’Associazione sportiva dorica Ginnastica Giovanile Ancona. T-shirt bianca targata ˊItaliaˊ, saluta tutti con quel fare gentile di chi con il talento ha voglia di percorrere la strada dei propri sogni. Costi quel che costi.
Fatica e determinazione: due parole, queste, che il 17enne di Monte San Vito conosce bene. Sei giorni alla settimana fa avanti e dietro per gli allenamenti. La sua palestra è infatti ad Ancona, al Palarossini. È qui che Tommy si allena: «Il mio sogno è iniziato a sette anni, quando ho messo piede in una palestra per la prima volta – racconta – Di sacrifici se ne fanno, ma questa è la mia passione. Nel weekend, ad esempio, evito le uscite con gli amici e durante le competizioni cerco anche di riposare. Le Olimpiadi quest’anno le guarderò da casa – ride – ma chissà, magari in un prossimo futuro arriveranno anche quelle, incrociamo le dita» (per partecipare ai Giochi olimpici serve la maggiore età, ndr).
Il vicesindaco di Ancona, Giovanni Zinni, con delega allo sport, gli ha consegnato una targa celebrativa e la bandiera della città. Lo definisce «eroe», un «killer» che raggiunge qualsiasi risultato. Ci scherza su, Zinni, prima di passare la parola all’assessore alle politiche giovanili, Marco Battino e al primo cittadino di Monte San Vito, Thomas Cillo. «Sei la migliore risposta ai maranza che si vestono in modo grottesco e gironzolano per le strade. Tommaso è il modello di studente-atleta che andrebbe preso ad esempio dalle generazioni più giovani», il messaggio dell’assessore allo sport.
L’atleta studia allo Scientifico Da Vinci di Jesi e vanta una media pari all’8.25: niente male, per una persona che dedica quasi ogni minuto allo sport. «Grazie Tommaso, perché sei semplice e umile nonostante i tuoi grandi risultati – fa Battino – Non hai mai perso il desiderio di continuare a giocare e di metterti al servizio della società e dei giovani che prendono esempio da te».
Il volteggio, per intenderci, è il vecchio salto alla cavallina: «Una disciplina che prevede una rincorsa di 25 metri, dopo la quale bisogna volteggiare sopra questo cavallo, una sorta di tavola, e cercare di arrivare al meglio per ottenere un ottimo punteggio», spiega il campione.
Brugnami è allenato da Fabrizio Marcotullio e Tommaso Sciocchetti: «Grazie alla Federazione e la società sono arrivate nuove attrezzature che mi permettono di allenarmi al meglio. In palestra, si crea una sorta di famiglia, c’è condivisione con gli altri atleti».
Fiera e felice, la madre, Silvana Liuti: «Si impegna nello sport, a scuola, nelle amicizie e in tutto ciò che fa. Dopo gli Europei, avrebbe dovuto risposare almeno una settimana e invece è voluto tornare al suo mondo, la palestra. Essere mamma di un campione è emozionante. Io e mio marito siamo orgogliosi. Ci stupisce sempre, è una sorpresa continua.
Tommy studia nel tragitto in macchina da Monte San Vito ad Ancona: i genitori macinano 100 chilometri al giorno, sei giorni su sette. Fabio Luna, presidente del Coni Marche, lo sa bene. Con aria paterna, guarda il ragazzo e chiede «calma». «Non mettiamogli troppa pressione – si lascia andare Luna – Brugnami sta dando tanto, è bravissimo, ma ha pur sempre (quasi) 18 anni».