ANCONA – Foglio di via obbligatorio dal Comune di Ancona: scatta la misura di prevenzione contro il 19enne polacco sorpreso a imbrattare il Monumento ai Caduti del Passetto.
Il provvedimento del questore dorico, Cesare Capocasa, è arrivato a distanza di circa 48 ore dal fatto. Per un po’ di tempo, il polacco, che nonostante la giovane età sarebbe gravato da numerosi precedenti di polizia, non potrà rivedere Ancona, per così dire.
Stando a quanto trapela, il foglio di via dal comune dorico si sarebbe reso necessario per via dei precedenti del ragazzo, che – nonostante la giovane età – pare sia stato già segnalato per comportamenti violenti e reati contro la persona e il patrimonio.
Come volevasi dimostrare, si direbbe, visto che per lui – due giorni fa – è scattata una denuncia per il reato di imbrattamento di beni culturali e paesaggistici. Era infatti stato sorpreso dagli agenti delle Volanti mentre imbrattava con l’inchiostro il Monumento ai Caduti, ripulito a fondo qualche mese fa.
Secondo la ricostruzione degli inquirenti, il 19enne si sarebbe trovato in compagnia di due ragazze italiane di 22 anni. I tre erano stati notati tra via Trieste e via Podgora, mentre si dirigevano proprio in piazza IV Novembre, schiamazzando fra i palazzi del rione Adriatico.
Qui, una volta saliti sul Monumento, lui avrebbe estratto dalla tasca destra dei jeans una penna a sfera bianca con cui avrebbe iniziato a scrivere dediche d’amore e scarabocchi sul monumento simbolo di Ancona, a picco sul mare.
Di qui, la decisione dei poliziotti di corrergli incontro, accertare (e fermare) il raid vandalico e perquisire il ragazzo. Una volta sequestrata la penna, è stato condotto in Questura per i rilievi fotodattiloscopici. Se per le due italiane tutto è andato liscio – anche perché proprio loro avrebbero confermato al 113 che l’amico stava scarabocchiando il Monumento – per il 19enne è scattata la denuncia per imbrattamento.
«Davvero si tratta di un monumento importante per Ancona? Giuro che non lo sapevo», avrebbe provato a giustificarsi lui, mostrandosi alquanto dispiaciuto. Giustificazioni del tutto inutili: il giovane, residente ad Osimo, non potrà tornare ad Ancona per almeno un anno.