ANCONA – Sarà eseguito l’esame autoptico sul corpo del consulente assicurativo di 43 anni di Senigallia, il cui cadavere è stato recuperato dagli uomini del soccorso alpino nella scarpata sotto Pietralacroce, ad Ancona, il 30 marzo.
A disporre l’autopsia è stata la Procura della Repubblica di Ancona. La Polizia è al lavorando per ricostruire quanto accaduto gli istanti prima della morte. L’auto dell’uomo era stata ritrovata in una via del quartiere Pietralacroce e le telecamere degli impianti di videosorveglianza di una abitazione privata lo avevano ripreso discutere in maniera concitata al telefono. Il cellulare è stato posto sotto sequestro, ma nella caduta è andato distrutto.
Poi di lui più nessuna traccia, fino a ritrovamento del corpo nella scarpata. Chiesti i tabulati per verificare chi era la persona con cui il 43enne, padre di una bambina, stava parlando. Tra le ipotesi al vaglio degli inquirenti, c’è il gesto volontario o l’incidente. Nell’auto dell’uomo è stata rinvenuta una tuta sportiva.