BERGAMO- Un tunnel lungo, buio e senza via d’uscita, almeno per il momento. Si potrebbe riassumere così il momento nero dell’Ancona, uscita sconfitta anche dall’Atleti Azzurri d’Italia di Bergamo, al cospetto di un’Albinoleffe tonica e ben messa in campo. 2-0 il punteggio con cui i bergamaschi rispediscono i dorici nelle Marche a mani vuote, sfruttando un primo tempo orrendo dell’undici di Pagliari.
Pronti via e i padroni i casa spingono subito sull’acceleratore. Solo nei primi quindici minuti, la retroguardia biancorossa, guidata dalla coppia centrale Ricci-Cacioli, vacilla in almeno quattro occasioni dove serve il miglior Scuffia per mantenere inalterato il risultato. Al ventiquattresimo il vantaggio degli uomini di Alvini, sugli sviluppi di un calcio d’angolo con un bel colpo di testa di Scrosta. Neanche il tempo di riassestarsi che dieci minuti dopo arriva un altro schiaffone per i biancorossi. Protagonista, questa volta, Mastroianni più lesto di tutti a depositare in rete dopo una mischia. Il 2-0 è il punteggio con cui le squadre fanno rientro negli spogliatoi al termine di una prima frazione completamente a tinte biancoazzurre.
Nella ripresa Pagliari si gioca le carte Gelonese e Agyei ma la musica non sembra cambiare. La palla importante ce l’avrebbe sui piedi Frediani, se non la sprecasse malamente a pochi metri dall’estremo avversario. L’ingresso in campo di Paolucci al posto di uno spaesato Momentè ha i connotati della mossa della disperazione, con l’attaccante ex Siena e Catania ancora lontano da quello dei giorni migliori. L’Albinoleffe, onesta compagine di metà classifica, non deve penarsi più di tanto per difendere il risultato nonostante l’inferiorità numerica per l’espulsione di Zaffagnini. Il triplice fischio del Sig. De Santis di Lecce getta l’Ancona nel baratro, con una classifica che adesso si fa veramente dura.
ALBINOLEFFE: Nordi; Scrosta, Gavazzi, Zaffagnini; Gonzi (31’st Guerriera), Giorgione, Loviso, Agnello (23’st Di Ceglie), Anastasio; Mastroianni (37’st Magli), Montella. A disp.: Cortinovis, Mondonico, Moreo, Nichetti, Minelli, Cortellini. All. Alvini
ANCONA: Scuffia; Di Dio, Ricci, Cacioli, Forgacs; Zampa, Vitiello (1’st Gelonese), Djuric (1’st Agyei); Momentè (22’st Paolucci), Del Sante, Frediani. A disp: Piangerelli, Nicolao, Bartoli, Bambozzi, Mancini, Voltan, Ascani. All. Pagliari
Arbitro: De Santis di Lecce
Assistenti: Sig. Sangiorgio di Catania e Sig. Fantino di Savona
Reti: 24’pt Scrosta, 37’pt Mastroianni
Ammoniti Ricci, Zaffagnini, Momentè
Espulsi: 27’st Zaffagnini per doppia ammonizione
Le Pagelle
Scuffia 6.5: Unica nota positiva della giornata, compie tre interventi decisivi nel primo tempo di cui uno prodigioso. Incolpevole sui due goal
Di Dio 4.5: Ben lontano dal giocatore ammirato due stagioni fa. Impreciso e ballerino si fa sfuggire l’uomo in occasione del primo goal
Ricci 5.5: Non eccelle, ma non commette grosse distrazioni. Il reparto difensivo non lo aiuta
Cacioli 6: Il migliore della difesa. Di testa le prende tutte, fa il possibile ma da solo è davvero dura
Forgacs 4.5: Fase difensiva orrenda, saltato più e più volte nel corso della gara. I pericoli provengono quasi tutti dalla sua zona di competenza
Vitiello 5.5: Meno incisivo rispetto alle altre uscite. Troppo lento in fase d’impostazione. Lascia il campo, probabilmente, per un problema fisico.
Djuric 5: Macchinoso, pesante, spaesato. Perché insistere su di lui?
Zampa 5: Si fa anticipare nella spizzata del secondo goal. Vede e tocca pochi palloni
Momente’ 5: Poco redditizio da prima punta e ancor meno da esterno d’attacco. Impalpabile
Del Sante 6: Davanti prova da solo a infastidire la difesa bergamasca, nella ripresa offre un buon pallone a Paolucci
Frediani 5.5: Da lui ci si aspetta di più, pochi spunti. Oggi incide davvero poco.
Gelonese 6: Il suo ingresso porta un po’ di agonismo in mezzo al campo
Agyei 5.5: Entra senza mordente. In calo nelle ultime prestazioni insieme alla squadra
Paolucci 5: Subentra nell’ultima mezz’ora. Nervoso, sciupa l’unica mezza palla goal che gli capita
All. Pagliari 5: Di progressi non se ne vedono. E le settimane trascorse sono due. C’è da lavorare a fondo a livello mentale, ancor prima che tatticamente.