ANCONA- Chiacchiere, aneddoti, riflessioni e testimonianze. Questo e tanto altro il menù della splendida serata amarcord andata in scena ieri nella Sala Conferenze della Confartigianato di Ancona, riguardante la celebre trasmissione radiofonica Tutto il Calcio Minuto per Minuto.
Presenti, per parlare al pubblico di giornalisti e appassionati, il mito del calcio alla radio Riccardo Cucchi, la figlia d’arte Simonetta Martellini e Nicoletta Grifoni. Tutti e tre, attraverso i loro racconti, hanno risposto alle domande di Paolo Papili e Maurizio Socci, presentatori dell’evento, catalizzando con grande maestria l’attenzione dei presenti.
Dopo le parole di saluto dei tre, ognuno con una propria nota di colore, si è passati alle domande. Tante le vicende raccontate in forma diretta, alcune assolutamente inedite. Dalla gestione della puntata durante la sera di Italia – Serbia di Marassi, quella di Ivan Bogdanov per intenderci, all’esultanza per l’Italia Campione del Mondo in memoria di Nando Martellini.
In mezzo tante altre storie, professionali e non. Le loro carriere, i loro esordi, le prime trasmissioni radio e la situazione attuale. Senza dimenticare Sandro Ciotti e Enrico Ameri, considerati i padri del calcio radiofonico e paragonati, dallo stesso Cucchi, a Coppi e Bartali.
Non sono mancati i momenti toccanti. Come la visione di alcuni video esclusivi di Nando Martellini con le testimonianze dirette della figlia Simonetta. Non sono mancate le esperienze di vita vissuta, gli spunti deontologici e alcuni passaggi perlopiù storici sulle trasmissioni sportive come Zona Cesarini e lo stesso Tutto il calcio Minuto per Minuto.
Nella pause, gestite meravigliosamente dal duo di presentatori, gli interventi di Graziano Sabbatini, in rappresentanza della Confartigianato, e di Gianni Rossetti, tra gli organizzatori dell’evento.
Al termine, anche premi e omaggi per gli ospiti, che non hanno perso occasione di posare per delle foto insieme ai presenti. Strette di mano, complimenti, applausi per chi ha rappresentato l’essere pioniere del calcio radiofonico, in un mondo in cui, per stessa ammissione di Riccardo Cucchi, la radio è ancor più presente rispetto al passato. Un bene che va coltivato e tutelato.